Lavori filobus, la proposta di Tosi per il nodo di via Città di Nimes
L’ex presidente di Amt Francesco Barini prevedeva l’inizio dei lavori al sottopassaggio di via Città di Nimes per il 2020. Poi ci furono la pandemia, la rottura del contratto con l’Ati, le polemiche per i cantieri in tutta la città, il cambio del cda di Amt, pure una bomba inesplosa.
Il nodo di via Città di Nimes, legato alla realizzazione della filovia, ma anche alla viabilità cittadina in generale, è ancora sul tavolo. L’obiettivo era, ed è, l’unificazione dei sottopassaggi di via Dal Cero. Lavori impegnativi e complicati.
Conferenza stampa ieri sul tema del candidato sindaco Flavio Tosi: «Si sarebbe dovuto realizzare durante lock down e zone rosse, quando c’era zero traffico. Ora invece serve una soluzione: coprire in via definitiva il tratto di canale Camuzzoni che fiancheggia viale Dal Cero, per spostarvi temporaneamente il traffico veicolare che oggi percorre gli attuali sottopassi. A sottopasso finito, amplieremo piazzale 25 Aprile e il Camuzzoni coperto diventerà una ciclabile che collegherà stazione, via San Marco e Chievo, sul modello di quanto abbiamo già fatto a San Massimo».
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I cantieri del Filobus, come da contratti stipulati, dovranno ripartire. Ma come? «Senza arrecare troppi disagi ai cittadini, come invece è stato fatto in questi anni di gestione scellerata dei cantieri, che sono stati aperti ovunque e contemporaneamente senza poi realizzare nulla. Noi le soluzioni le abbiamo: lavori a stralci, per non sovraccaricare la città di cantieri, e redistribuzione del traffico durante i lavori del nuovo sottopasso di via Città di Nimes».
L’incontro di Tosi si è tenuto ieri dietro al Tempio Votivo, nella zona dove parte e ferma il Flixbus, assieme al già assessore all’Urbanistica, l’architetto Gian Arnaldo Caleffi, all’ingegnere Luciano Ortolani e agli architetti Paolo Richelli e Filippo Bonin.
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Sulla realizzazione del sottopasso di via Città di Nimes, Tosi ha specificato: «Lo faremo a costo zero per le casse comunali, perché utilizzeremo i risparmi che apporteremo all’opera filobus, che sarà senza più pali né fili».
Caleffi è intervenuto entrando nei dettagli: «Il traffico che attualmente transita nei sottopassi di via Città di Nimes passerà in superficie attraverso una sorta di by pass. Sarà deviato solamente il traffico che transita di lì, lasciando quindi interamente disponibile l’area per il cantiere, senza interferenze. La ripresa del traffico su via Città di Nimes potrà avvenire anche prima del completamento del nuovo sottopasso». Mentre la copertura di quel tratto del Camuzzoni (da realizzare con un solaio prefabbricato appoggiato su una doppia palificata) «alla fine dei lavori diventerà permanente, consentendo l’ampliamento di piazzale 25 aprile».
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