Terza e ultima intervista del breve ciclo dedicato al punto di vista di alcuni consiglieri regionali sul primo quadrimestre del terzo mandato del presidente Luca Zaia alla guida della Regione Veneto.
Fra le pagine del mensile Pantheon, per ragioni di spazio, è riportata una sintesi delle risposte di Marco Andreoli della Lega, Anna Maria Bigon del Partito Democratico e Alberto Bozza di Forza Italia. Dopo quelle a Marco Andreoli e Anna Maria Bigon, arriva quella ad Alberto Bozza. In rigoroso ordine alfabetico.
Un bilancio del primo quadrimestre del terzo mandato di Zaia
Sono passati infatti quattro mesi dalle elezioni regionali in Veneto, che hanno consegnato nelle mani del “Doge” una maggioranza schiacciante.
È stato un voto segnato dalla pandemia e dal decisionismo mostrato dal Presidente, il quale – Covid a parte – durante la campagna elettorale era tornato a sventolare la bandiera dell’autonomia. Per il numero di febbraio del mensile Pantheon abbiamo chiesto ad alcuni consiglieri di fare un primo bilancio dell’operato della Giunta.
L’intervista ad Alberto Bozza
Gestione sanità e vaccini: Zaia ha sempre difeso il proprio operato (soprattutto per quanto riguarda i test). I risultati gli danno ragione? O si poteva fare meglio?
Il Veneto sul piano del tracciamento si è dimostrato all’avanguardia. E il riconoscimento del Ministero dei test antigenici di ultima generazione, sperimentati e utilizzati per la prima volta nella nostra Regione, lo certifica. Bene anche il coinvolgimento delle farmacie nei test, un’iniziativa per cui mi sono battuto fin dalla campagna elettorale.
Sui vaccini: oggi siamo a oltre 136 mila persone che hanno ricevuto la prima dose su 185 mila prioritarie della prima fase, 25 mila sono già immunizzati avendo avuto il richiamo (le interviste sono state realizzate a fine gennaio, ndr). Il Veneto, a differenza di altre Regioni, sta procedendo, purtroppo la macchina ha un po’ rallentato per cause esterne, mi riferisco alla sospensione delle dosi da parte di Pfizer.
Si può sempre fare meglio e per quanto mi riguarda credo che una volta che avremo le dosi sufficienti per iniziare una campagna di vaccinazione di massa, sia necessario creare più punti sul territorio per la profilassi, compresi ambulatori mobili, e coinvolgere ancora le farmacie e i medici di base.
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La Regione ha gestito adeguatamente i trasporti pubblici? Con la riapertura delle scuole, è stato fatto tutto il necessario per il rientro in sicurezza?
Oggi c’è un adeguato piano trasporti. Durante il primo lockdown c’è stata effettivamente una paralisi, ma perché è mancata una concreta interlocuzione tra il Governo e la Regione. A Roma non erano state stanziate risorse e previsti subappalti ai privati per integrare il sistema pubblico. Criticità oggi risolte.
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Car fluff a Sorgà, Ca’ Filissine, Ca’ del Bue, impianto fanghi a San Martino. Sindaci e associazioni si espongono sui temi ambientali, dovrebbe farsi sentire di più anche la Regione?

Sono temi tra loro diversi e che andrebbero trattati separatamente. Credo che i Sindaci facciano bene a farsi sentire e la Regione ha presente le criticità. Da Consigliere in questo periodo sono impegnato sulle questioni del Car Fluff e di Ca’ Filissine.
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Su Ca’ Filissine l’ex sindaco Reggiani aveva individuato una soluzione che se fosse stata portata avanti dalle successive amministrazioni oggi forse non saremmo qui a parlare del problema. Sul piano politico e amministrativo tuttavia credo che il problema dirimente sia lo svilimento del ruolo della Provincia, che in passato con la Regione in situazioni come questa fungeva da interlocutore tra Comuni e Regione, ma che oggi si ritrova essere istituzione svuotata di poteri.
Covid a parte, i Veneti hanno votato Zaia anche per le promesse sull’autonomia. Sono solo parole o il Veneto si muove concretamente in quella direzione?
Il Covid sul piano mediatico ha messo da parte il dibattito, ma paradossalmente la sua gestione ha creato nuovi spazi di autonomia, pensiamo alle ordinanze della Giunta regionale e alle delibere del Consiglio regionale in sessione di bilancio in tema di ristori.
Per quanto mi riguarda poi sono stato eletto Consigliere di un Gruppo politico, “Forza Italia – Berlusconi – Autonomia per il Veneto”, che già nel nome richiama espressamente all’obiettivo dell’autonomia. In questa legislatura ci muoveremo con decisione per dare il nostro contributo a raggiungerlo.
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Voto secco per il primo quadrimestre della giunta Zaia da 1 a 10.
Non credo che la politica si debba ridurre a un voto, sarebbe semplificatorio e superficiale. Vedo però una fattiva collaborazione tra la Giunta e il Consiglio regionale: e nonostante Lista Zaia e Lega abbiano numeri schiaccianti, la tendenza è quella di coinvolgere tutti i gruppi, sia in Consiglio che nelle Commissioni. La sessione di Bilancio di dicembre lo testimonia, si è dialogato costruttivamente sia tra noi gruppi di maggioranza che con le opposizioni.