«Sono fortemente perplesso sull’insediamento della discarica di scarti d’auto a Sorgà, impattante per l’ambiente, per l’agricoltura e l’allevamento locale e sto monitorando l’iter in Regione “ancora in fase di verifica preliminare”». Così il consigliere regionale di Forza Italia Alberto Bozza, che aggiunge: «La pratica deve ancora essere valutata dal Comitato Via (Valutazione impatto ambientale, nda) e quindi sul piano tecnico si è appena all’inizio del lungo iter. Per questo è importante che la politica si faccia sentire già ora, perché si è ampiamente in tempo anche per fermare questo progetto di discarica Car Fluff che, non va dimenticato, sarebbe un punto di stoccaggio per rifiuti inorganici e a basso contenuto di biodegradabilità come gli scarti d’auto».
«Continuerò a vigilare, si tratta di capire quale utilità possa mai esserci per un territorio agricolo particolare come quello interessato. Condivido, infatti, le preoccupazioni dell’amministrazione di Sorgà e dei suoi cittadini, e quelle dei sindaci dei Comuni limitrofi perché la discarica andrebbe a impattare su un esteso territorio della Bassa veronese. – conclude Bozza – E degli agricoltori, perché un deposito di scarti d’auto sarebbe potenzialmente dannoso per le coltivazioni di riso e radicchio igp, produzioni rinomate della zona, ma anche di frutta, ortaggi e bovini. Raccolgo in tal senso anche gli appelli di Confagricoltura alla politica: è giusto che chi ha responsabilità pubbliche e possibilità di incidere si attivi, qui non conta destra o sinistra, ma il bene del territorio veronese».
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Alessia Rotta: «Necessari aggiornamenti»
«Il progetto per la discarica di Sorgà mi preoccupa molto. C’è un rischio evidente di fare di questa area a prevalente destinazione agricola un deposito di rifiuti derivanti dalle rottamazioni delle auto provenienti da tutto il nord» così la deputata Pd e Presidente della commissione Ambiente della Camera, Alessia Rotta.

«Sappiamo che sono state presentate le richieste per aprire la discarica, così come sappiamo che la competenza è della Regione Veneto – spiega Rotta – , ma riteniamo necessario svolgere ulteriori approfondimenti».
«Come Presidente della commissione Ambiente della Camera – conclude Rotta – ho intenzione di svolgere una analisi approfondita sia del progetto sia dei rischi diretti e indiretti che comporta per il territorio che dovrà ospitarlo. Dato che ci troviamo in un’area di particolare pregio ambientale e agricolo, mi sembra sia necessario avere tutti i chiarimenti tecnici e le garanzie ambientali che oggi non ci sono prima di dare il via a qualsiasi operazione che potrebbe provocare danni irreparabili per l’equilibrio di tutto l’ecosistema della zona».
Potere al Popolo: «Rischio gas, fanghi e inquinanti»
Potere al Popolo Verona esprime la propria netta contrarietà ad una discarica che rischia di compromettere per sempre un’area a forte vocazione agricola e attraversata da numerosi canali e corsi d’acqua (in particolare Canale Acque Alte Mantovane e Tione). Oltre alla cementificazione di oltre 17 ettari di suolo fertile la discarica rischia di portare con sé una forte produzione di gas, fanghi e altri inquinanti.
Dopo la forte contrarietà espressa dai comuni di Sorgà ed Erbè, anche i comuni confinanti del mantovano hanno iniziato a mobilitarsi contro tale prospettiva. Il consigliere comunale Pierluigi Luisi di Potere al Popolo ha infatti presentato una mozione, approvata all’unanimità nella seduta del 7 gennaio, che impegna San Giorgio Bigarello a prendere ufficialmente posizione e ad agire contro il progetto di mega discarica.
«L’approvazione all’unanimità è un segnale importantissimo ed è un altro fondamentale passo per la salvaguardia del territorio. È necessario dare un segnale forte di unità da parte di tutto il territorio – esulta il consigliere di PaP Pierluigi Luisi. La stessa mozione è stata consegnata a tutti i sindaci della zona che, in un incontro tenutosi sempre giovedì 7 gennaio, hanno concordato una linea unitaria contro il progetto».
«Su entrambi i lati del confine Potere al Popolo si sta mobilitando a fianco delle amministrazioni e dei comitati di cittadini – dichiara Shirley Barbieri – sarà importante una forte mobilitazione popolare per fermare questo scempio ambientale, così come avvenne contro l’inceneritore di Ca’ del Bue’».