
È partito il conto alla rovescia che porterà al nuovo governo. Camera e Senato si sono riuniti oggi per la prima seduta. Presenti ovviamente anche i nove eletti veronesi, di cui tre confermati e sei esordienti.
I tre senatori sono Matteo Gelmetti di Fratelli d’Italia, Paolo Tosato della Lega e Aurora Floridia di Europa Verde (unica esponente di opposizione eletta nel Veronese).
Alla Camera invece siedono altri quattro esponenti di FdI: Ciro Maschio, Maddalena Morgante, Gianmarco Mazzi e Marco Padovani. Poi Flavio Tosi per Forza Italia e Lorenzo Fontana per la Lega. Quest’ultimo, da recentissime indiscrezioni, sembrerebbe fra i nomi caldi per la presidenza della Camera dei Deputati. Al Senato invece è stato eletto Ignazio La Russa.
AGGIORNAMENTO: secondo dichiarazioni di Matteo Salvini, la Lega punterà proprio su Lorenzo Fontana per la presidenza della Camera dei Deputati.
Senatori e Deputati veronesi a Roma
Sono dei ritorni, quelli dei leghisti Tosato e Fontana, ma anche quello del fedelissimo di Giorgia Meloni Ciro Maschio, chiacchierato in questi giorni per cariche di governo o parlamentari. Lui però dice: «In questi giorni si legge di tutto: chi fa il Ministro, il Sottosegretario, il Questore, chi qua, chi là… La realtà è che nessuno ha chiesto niente e ognuno farà solo ciò che serve, con umiltà e responsabilità».
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L’ex vicesindaco di Verona ed ex ministro Lorenzo Fontana ha sottolineato il momento pubblicando un selfie con il “padre nobile” della Lega Nord, Umberto Bossi.
Maddalena Morgante scrive su Facebook: «Inizia la XIX Legislatura e ho l’onore di rappresentare i cittadini alla Camera dei Deputati. Una grandissima emozione , un forte entusiasmo e un altissimo senso di responsabilità. Continuerò ad essere a servizio per la mia comunità, per il mio territorio, a impegnarmi al massimo a difendere la famiglia e valori non negoziabili».
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Per Gelmetti, attuale vicepresidente di Veronafiere, «Una grande emozione e come giusto che sia in ultima fila come a scuola», scrive con ironia sul suo profilo Facebook.
Anche la senatrice Aurora Floridia, unica eletta veronese nel campo del centrosinistra, lascia un messaggio sui social prima di entrare in aula: «Sento una grande emozione per ciò che sto vivendo in questo momento, così come un grande senso di responsabilità, perché sono chiamata a rappresentare la comunità. Scelgo di stare dalla parte dell’ambiente e di impegnarmi per i diritti e la dignità di ogni persona. Saranno questi i fari che mi accompagneranno nel mio percorso al Senato».
La dedica di Patrizia Bisinella a Flavio Tosi
A fare gli auguri a Flavio Tosi ci pensa Patrizia Bisinella, che gli dedica un post su Facebook ripercorrendo la loro relazione. «Ci incontrammo qui per la prima volta, era il 2008. Chi mai l’avrebbe detto allora che un giorno le nostre strade, unite dalla passione politica, si sarebbero così fortemente intrecciate sul piano personale», scrive infatti.
«Primo giorno alla Camera dei Deputati, in rappresentanza della comunità di Verona e della sua provincia, al servizio dei cittadini italiani» dice Tosi. «Una grande responsabilità, soprattutto in un momento così drammatico per famiglie e imprese. Cercheremo di dare il meglio, come nostro dovere».
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Ignazio La Russa eletto presidente del Senato
Con 116 voti, l’Assemblea di Palazzo Madama ha eletto Presidente il senatore Ignazio La Russa. Tensione nel centrodestra, con Forza Italia che non partecipa al voto.
Le modalità di elezione
La nuova legislatura è segnata dalla novità del numero ridotto degli eletti, a seguito del taglio dei parlamentari: 200 senatori (anziché 315) e 400 deputati (al posto di 630).
Al Senato
Al Senato si chiude necessariamente entro il quarto scrutinio. Il primo e il secondo voto sono a maggioranza assoluta dei componenti, mentre il terzo voto è a maggioranza assoluta dei senatori presenti. Nel caso nessuno raggiungesse la maggioranza si procede al ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto nel precedente scrutinio il maggior numero di voti.
Alla Camera
Alla Camera al primo scrutinio servono i due terzi dei componenti, mentre al secondo e terzo voto il quorum si abbassa a due terzi dei votanti. Dal quarto scrutinio basta la maggioranza assoluta dei voti e si procede a oltranza. Per la Camera, quindi, l’elezione del presidente è probabile avvenga domani, con l’abbassamento del quorum.
Le consultazioni
Una volta eletti i presidenti di Camera e Senato, il Presidente della Repubblica convoca le consultazioni. La finestra per le consultazioni si potrebbe aprire già tra il 17 e il 18 ottobre. Per prassi salgono al Quirinale gli ex presidenti della Repubblica, i due presidenti appena eletti e i rappresentanti dei partiti presenti in Parlamento.
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