Ieri Renzi a Verona per Tosi. Pd: «Minestra riscaldata». Replica Italia Viva: «Pensate a fare proposte»

Botta e risposta da più barricate dopo la visita veronese di Matteo Renzi, a sostegno di Tosi. Verona Domani, Pd, Bertucco criticano l'accordo fra i due ex sindaci. Pronta la replica da Italia Viva con Bendinelli e Pernice.

Matteo Renzi con Davide Bendinelli alla presentazione di Verona
Matteo Renzi con Davide Bendinelli a Verona durante la campagna elettorale per le amministrative 2022

Appuntamento veronese ieri per Matteo Renzi, leader di Italia Viva, che alle prossime elezioni amministrative sostiene il candidato sindaco Flavio Tosi. In particolare con la candidatura di Federico Vantini nella Lista Tosi. Ieri l’ex sindaco di Firenze era in Borgo Roma per presentare il proprio libro “Il mostro”, ma non sono ovviamente mancate le dichiarazioni a sostegno del suo ex collega Tosi.

Già Verona Domani (che sostiene Federico Sboarina) aveva criticato l’accordo Tosi-Italia Viva, parlando di «ennesimo tentativo di inciucio». Attacchi sono arrivati anche dall’altra parte, in particolare dai segretari provinciale e cittadino del Partito Democratico Maurizio Facincani e Luigi Ugoli e dal consigliere comunale di In Comune per Verona Michele Bertucco. Pronta la replica di Italia Viva, con i coordinatori regionale e provinciale Davide Bendinelli e Valeria Pernice.

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Matteo Renzi a Verona
Matteo Renzi a Verona

L’attacco del Pd: «Renzi propone ai veronesi una minestra riscaldata»

«Che Tosi sia stato molto amato dai veronesi nessuno lo può negare, ma che abbia ricambiato o restituito in opere e interventi a beneficio della comunità questo grande patrimonio di fiducia, come sembra suggerire il segretario di Italia Viva Matteo Renzi, ci permettiamo di dubitarne» dicono i segretari Pd Verona, provinciale e cittadino, Maurizio Facincani e Luigi Ugoli.

Maurizio Facincani, segretario provinciale Pd Verona
Maurizio Facincani, segretario provinciale Pd Verona

«Di Tosi noi ricordiamo soprattutto il tormentone decennale su una ipotesi di traforo che si è rivelata irrealizzabile, il declassamento della tranvia a filobus in concorso con l’attuale sindaco Sboarina, l’urbanistica consegnata a società private con il lascito di grandi superfici commerciali e una viabilità impossibile soprattutto a Verona Sud; le inchieste giudiziarie che hanno fatto tremare il Palazzo, come nel caso del vicesindaco Giacino; ricordiamo le divisioni della società veronese su opere improponibili come il cimitero verticale e la tanta propaganda sul tema della sicurezza e la poca o nulla attenzione a sociale e prevenzione».

Continuano Facincani e Ugoli: «Pensiamo dunque che a tutti i cittadini che condividono questi stessi ricordi e dubbi non sorrida affatto l’idea di una minestra riscaldata da 10 anni o di una minestrina tiepida di 5 anni, come è stata l’amministrazione Sboarina, e che potranno tranquillamente convergere sull’unica novità e sull’unica idea di cambiamento presente in questa campagna elettorale, rappresentata dalla proposta di Damiano Tommasi e della coalizione civica e di centrosinistra che lo sostiene».

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Bertucco: «Renzi completa la transizione al centrodestra»

Michele Bertucco
Michele Bertucco

Michele Bertucco, consigliere comunale e candidato per In Comune per Verona-Sinistra civica ecologista: «Matteo Renzi viene a Verona per presentare il suo libro dove attacca la Magistratura e per portare acqua al mulino del centrodestra di area tosiana. L’ex leader del Pd conferma così di essere ormai transitato dall’area del centrosinistra a quella del centrodestra. Per sua stessa ammissione, infatti, Tosi non è un candidato civico, ma si colloca nell’alveo del centrodestra che a Verona è spaccato, tanto è vero che a Sboarina, rappresentante dell’altra anima, ha offerto un patto di “reciproco sostegno” in vista di un eventuale ballottaggio».

«Chi scrive – conclude Bertucco –, aveva già inquadrato da tempo la deriva renziana con l’attacco ai diritti dei lavoratori portato dal suo governo. Ora Renzi completa la transizione venendo in città per sostenere una destra che è causa dell’immobilismo degli ultimi 15 anni, sia che si tratti di Tosi che di Sboarina. Entrambi, alla prova dei fatti, si sono rivelati incapaci di portare avanti le istanze della società veronese».

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Replica Italia Viva: «Il Pd faccia proposte concrete invece di pensare a quello che dice Renzi»

Pronta la replica di Italia Viva. Il coordinatore regionale, il deputato Davide Bendinelli, e quella provinciale Valeria Pernice rispondono: «Invece di inseguire le dichiarazioni di Renzi e le prese di posizione di chi ha amministrato una città importante come Firenze, cambiandola nel profondo, conoscendo davvero il governo di una città, il Pd pensi a formulare una proposta concreta per Verona e a spiegarla, dato che è dai tempi di Zanotto, che non è stato neppure confermato per il secondo mandato, che il centrosinistra non riesce a convincere i cittadini veronesi».

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Davide Bendinelli, Federico Vantini, Flavio Tosi
Davide Bendinelli, Federico Vantini, Flavio Tosi

«Nel tentativo di nascondere la mancanza di una proposta reale, dimenticando la politica dei “no” che li ha sempre animati, si limitano ancora una volta ad attaccare. I massimi sistemi piacciono a tutti, ma occorre poi agire nel concreto, anche rischiando di scontentare qualcuno».

Concludono Bendinelli e Pernice: «Italia Viva, a sostegno della candidatura in lista di Federico Vantini e dei candidati nelle circoscrizioni, sta parlando con i cittadini di proposte concrete. Mentre loro si occupano di Matteo Renzi, noi con i nostri candidati ci occupiamo di Verona!».

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