Matteo Renzi ha fatto tappa a Verona questa mattina allo spazio The Box in via Santa Teresa 2 per presentare il suo libro “Il mostro” e portare il proprio sostegno alla sezione locale di Italia Viva, che alle prossime elezioni amministrative di Verona sostiene Flavio Tosi con il candidato Federico Vantini (Lista Tosi).
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«È la prima tappa in Veneto del Tour di presentazione del nuovo libro “Il Mostro” e rappresenta il riconoscimento dell’importanza che la città scaligera per Italia Viva anche al livello nazionale» aveva dichiarato il deputato e sindaco di Garda Davide Bendinelli.
L’arrivo del leader di Italia Viva a Verona segue le presentazioni dei giorni scorsi in tutta Italia che, secondo Bendinelli, dimostrano «la crescente comunità di persone che crede in un progetto politico alternativo sia alla destra che alla sinistra. Un Centro basato su competenze, valori liberali, riformismo». Per Bendinelli «sempre più persone, anche nella provincia di Verona, non si riconoscono nei dai populismi più o meno filo-Putin né dal centro sinistra ostaggio delle minoranze».
La replica di Verona Domani
Da Verona Domani, movimento civico che sostiene Federico Sboarina, replicano: «Altro che centrodestra… Nulla di nuovo, l’ex sindaco per anni ha flirtato con lui, Alfano e Boschi. Si ripropone il copione di 5 anni fa. Ennesimo tentativo flop di esperimento in stile Nazareno».

«L’ennesimo tentativo di inciucio, l’ennesimo endorstement dell’ex premier, leader di uno dei partiti in assoluto meno amati (secondo tutti i sondaggi Italia Viva raggiunge a stento il 2% a livello nazionale) nei confronti di Tosi. Ancora una volta l’ex sindaco ripropone il modello Nazareno in salsa veronese. Dopo anni di appoggio all’ex governo renziano, dopo innumerevoli fallimentari e “risibili” esperimenti di “fari” neocentristi con i vari Boschi, Casini, Alfano e Passera, arriva la dimostrazione, qualora ve ne fosse ancora bisogno, di come Flavio Tosi e la sua coalizione, composta da numerosi transfughi ed esponenti renziani (Vantini e numerosi altri candidati presenti nelle sue liste), non sia di centrodestra».
«Per anni i parlamentari di Fare (l’ex partito di Tosi), e tra loro anche la Bisinella, hanno soccorso e sostenuto il governo Renzi-Boschi, assicurando i loro voti, oltre ad appoggiare il fallimentare sì al referendum promosso dal Giglio Magico. Esperienze “neo-opportuniste”, al quale l’ex sindaco ci ha abituato oramai da quasi 10 anni, da quando è definitivamente uscito dall’alveo del centrodestra».
«Del resto – continuano gli esponenti di Verona Domani – tutti gli esperimenti e le alchimie in chiave Renziana si sono rivelate un flop clamoroso. Nulla di nuovo quindi, il copione si ripete ormai in occasione di ogni appuntamento elettorale e l’abbraccio Tosi-Renzi non sorprende più. La nostra coalizione è rappresentata da chi in questi anni ha combattuto il governo targato Boschi-Renzi, uno dei peggiori della storia italiana».
«Siamo in totale antitesi con Renzi ed i suoi pochi adepti del Giglio Magico – concludono i vertici della lista civica – Già 5 anni fa gli elettori veronesi hanno dimostrato di non credere più a queste sirene e a questi “cespugli” neocentristi renziani, non appoggiando questi personaggi. Siamo certi che avverrà la stessa cosa anche il 12 giugno».
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