Verona e il suo primo Regolamento del verde

Approvato all'unanimità il primo Regolamento del verde di Verona, volto a dare massima attenzione al paesaggio, ai materiali ecologici e locali per la realizzazione delle nuove aree verdi e alla biodiversità. «Una vittoria per l’intera città», ha commentato l’assessore ai Giardini Marco Padovani.

giardino giusti
Un'immagine di Giardino Giusti.

Verona ha il suo primo Regolamento del verde, a tutela e per l’incremento del patrimonio arboreo sia pubblico che privato. Il documento è stato approvato giovedì sera dal Consiglio comunale all’unanimità, con 33 voti favorevoli. Uno strumento importante che, per la prima volta, fornisce precise indicazioni su tecniche e procedure da utilizzare per curare piante e arbusti in città, a seconda delle aree in cui sono collocati. Il regolamento è il frutto del lavoro portato avanti, nell’ultimo anno, dall’Amministrazione comunale insieme a Amia, Ordini professionali di Architetti, Agronomi, Arboricoltori, Florovivaisti, WWF, Legambiente, Italia Nostra, Lipu, Verona Polis, Fai e Gruppo Fronda Verde.

Il documento, già illustrato e dibattuto in aula la scorsa settimana, dà massima attenzione al paesaggio, ai materiali ecologici e locali per la realizzazione delle nuove aree verdi, alla biodiversità, al recupero delle acque meteoriche, alla piantumazione di alberi ad alto fusto. Stabilisce, inoltre, i criteri di potatura, vietata nei periodi di nidificazione, come il divieto di capitozzatura di rami superiori agli otto centimetri di diametro, di taglio internodale o a coda di leone con un ritorno non proporzionato. Specifiche che guideranno la mano dei professionisti del settore chiamati ad intervenire sia su suolo pubblico ma anche nelle aree private. Per la prima volta, inoltre, sono state introdotte delle sanzioni, che vanno fino a cinquecento euro, che possono diventare oltre cinquemila se si abbattono o danneggiano alberi monumentali. Il Regolamento prevede anche il coinvolgimento diretto della cittadinanza nella gestione del verde mediante ricorso alla sponsorizzazione e alla stipula di patti di sussidiarietà; così come la costituzione di una “Consulta per il verde” in grado di proporre, esaminare e discutere i progetti green.

Dei tredici emendamenti presentati, l’Amministrazione comunale ne ha accolti due, uno a firma Laura Bocchi per inserire un rimando al Regolamento comunale per la Tutela degli animali, già in vigore, un altro a firma Michele Bertucco per l’avvio dell’iter del Piano comunale del Verde entro un anno. Accolti altri tre ordini del giorno e tre raccomandazioni presentati dalla minoranza.

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«Una vittoria per l’intera città – ha commentato al termine della votazione l’assessore ai Giardini Marco Padovani -. L’unanimità del voto testimonia il lavoro fatto. Ringrazio tutti i consiglieri, gli uffici e quanti hanno collaborato alla stesura del regolamento, comprese le Circoscrizioni per i preziosi suggerimenti. Un risultato storico per la tutela del verde cittadino».

I lavori dell’aula sono proseguiti con l’approvazione all’unanimità di due Ordini del giorno. Il primo a firma del consigliere Anna Leso per l’attivazione di un servizio integrativo, dedicato soprattutto agli anziani, per il rilascio di documenti in luoghi accessibili e di prossimità, come edicole e chioschi, realtà commerciali dislocate nei quartieri. Il secondo, a firma Alberto Zelger, per dare sostegno alla popolazione del Nagorno Karabakh, Repubblica dell’Artsakh, anche attraverso iniziative di approfondimento storico e la proposta di un gemellaggio a livello regionale. 

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