Dante 700, Mangolini: «Di fatto un nostro contemporaneo»

1321-2021: per celebrare i 700 anni dalla morte del sommo poeta Dante il Comune di Verona, in sinergia con l'Università scaligera e la Diocesi di Verona, ha in programma un intenso palinsesto di eventi, manifestazioni e conferenze. Ad anticiparle il direttore artistico settore spettacoli del Comune di Verona Carlo Mangolini.

Ricorrono nel 2021 i 700 anni di eventi dalla morte del sommo poeta Dante Alighieri. Per celebrare questo anniversario il Comune di Verona ha organizzato un ricco palinsesto di eventi, mostre e spettacoli: ad anticiparlo Carlo Mangolini, direttore artistico settore spettacoli del Comune di Verona.

«Dobbiamo immaginare Dante come un nostro contemporaneo, perché di fatto lo è: la sua parola e il suo verso poetico travalicano i secoli e ci arrivano a distanza di 700 anni con una freschezza, originalità e potenza di messaggio ancora intatte».

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I progetti di Dante 700

«Già dal 2020 abbiamo in programma due progetti per coinvolgere il pubblico, nonostante in questo momento storico i teatri siano chiusi: ci siamo orientati su due diverse forme artistiche, una traccia sonora, dal titolo “Dante’s box”, che trasforma 21 canti della Divina Commedia in un podcast e traccia audio contemporanea».

Protagonisti gli attori di sette compagnie veronesi, a leggere i canti, introdotti da artisti quali Lino Guanciale e Isabella Aragonese: «Queste tracce audio rimarranno un patrimonio e verranno utilizzate anche per tutto il 2021».

Il secondo progetto coinvolge Francesca Barra e Claudio Santamaria, «i nostri Virgilio e Beatrice che ci accompagneranno in un viaggio nella Verona di Dante». Spiega Mangolini: «Sarà un video della durata di circa 30 minuti che attraverserà Verona e i luoghi danteschi con uno sguardo inedito, per rendere noto il legame tra Dante e la città scalgera».

La realizzazione del palinsesto «è stata un grosso lavoro di sinergia con l’Università e la Diocesi di Verona, insieme anche agli operatori dello spettacolo del territorio, dal Ristori al Teatro Nuovo. È un anno difficile ma vogliamo essere ottimisti, sperare che la situazione migliori e i teatri possano essere riaperti». Conclude Mangolini: «Ci faremo trovare pronti».

I primi appuntamenti dal vivo in programma al Camploy si terranno verso aprile/maggio. Il progetto vede protagonista Chiara Guidi, che proporrà i suoi esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia. Il secondo appuntamento è invece “Visione di Dante”, produzione originale del Teatro Stabile del Veneto, che ha proposto a tre drammaturghi contemporanei – Letizia Russo, Fausto Palladivino e Fabrizio Sinisi – di immaginare cosa siano inferno, purgatorio e paradiso contemporaneo. Spiega il direttore artistico: «Anche questa sarà un’occasione per vedere quanto il messaggio di Dante sia contemporaneo».

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Lo scorso 8 dicembre è arrivata da Alessandro Anderloni, regista e autore veronese, direttore artistico del Lessinia Film Festival, l’idea di cambiare il nome di Piazza dei Signori in Piazza Dante. Queste le parole di Mangolini: «Credo che cambiare il nome di una piazza o di un luogo debba nascere da un’esigenza vera. La piazza in questione è dedicata ai Signori di Verona, coloro che hanno permesso a Dante di essere accolto nella nostra città, è filologicamente giusto mantenere il nome attuale».

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Conclude Mangolini: «Nella nostra città Dante è comunque presente e le celebrazioni del 2021 permettono di rendere edotti non sono il mondo della cultura ma anche i cittadini veronesi e di tutto il mondo dello stretto rapporto tra il sommo poeta e la città scaligera. Esistono tanti modi per celebrare Dante e non è così indispensabile cambiare il nome di una piazza, che deve il suo nome a una motivazione storica».