In questa settimana interamente dedicata alle figure femminili nei diversi ambiti della società, oggi a Mattino Verona abbiamo parlato di donne che rendono grande il mondo dello sport veronese. Sono intervenute Alessia Cicolini, Alberta Sgarbossa e Alma Frangipane, giovani giocatrici della Vivigas Arena Volley.
Abbiamo chiesto loro innanzitutto quando e come sono arrivate a giocare a pallavolo. Alessia ha iniziato all’età di sette anni, ha fatto la trafila nelle giovanili a Busto Arsizio fino al trasferimento a Verona nel settembre 2020. I genitori di Alma, in particolare il papà, l’ha portata a giocare fin da bambina: «Piano piano mi sono appassionata e ho continuato. Sono uscita di casa a 16 anni per coltivare questa passione. Dopo qualche anno in Romagna sono arrivata a Verona: qui mi sto trovando molto bene, è una bella esperienza». Anche per Alberta è stata fondamentale la spinta della famiglia: «Ho iniziato a 7 anni, spinta dal papà. Dalla fine delle scuole superiori ho giocato un anno in B1 a Novara, un anno in A2 a Rimini e ora sono a Verona da tre anni. Ho scelto di venire qui perché così ho potuto iniziare l’Università a Verona. Così riesco a conciliare lo pallavolo e lo studio».
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Abbiamo domandato poi alle ragazze cosa le appassiona di più della pallavolo. Per Alessia condividere la stessa passione con le compagne di squadra è il massimo: «Sicuramente mi piace che ogni azione è frutto del lavoro di squadra, non esiste il singolo che fa punto: è sempre grazie alla ricezione corretta, all’alzata giusta. Questo mi piace molto».
Alberta ha praticato molti sport individuali prima di scoprire la pallavolo: «Avevo iniziato quand’ero piccola degli sport individuali, come pattinaggio e atletica. Alla fine però il fatto di essere in squadra, avere tutte lo stesso obiettivo e coltivare le stesse passioni è tutta un’altra cosa».
Anche per Alma la squadra è essenziale: « Ad ogni punto senti quest’energia di tutta la squadra, è una forza difficile da descrivere, non sei mai da sola. Sicuramente con questa squadra si sente molto, ci troviamo molto bene tra di noi e questo sicuramente incide in modo molto positivo sulle prestazioni. Poi non è sempre facile, perché c’è anche la performance, la pressione, ma quello che conta è la gioia, la passione».

Sul campionato attuale, intaccato inevitabilmente dalla pandemia, ci risponde Alma: «Sta andando bene, dopo le prime partite abbiamo ingranato con tre vittorie consecutive. Siamo contente, stiamo lavorando bene, cerchiamo sempre di migliorare. Speriamo che si possa giocare la seconda fase, ancora molto incerta. Ci crediamo, lavoriamo sodo per questo, poi verrà quel che verrà».
Per chiudere chiediamo ad Alma la sua opinione sulla parità di genere nello sport: «Credo che lo sport sia un ottimo veicolo per l’emancipazione femminile. Ci sono molti esempi di sportive come Serena Williams, Federica Pellegrini, Sara Gama, che prendono posizione e che danno voce a tante donne. Vero però che se nel 2020 stiamo ancora a parlare di pari opportunità e di diritti delle donne, vuol dire che c’è molta strada da fare. Sicuramente son stati fatti dei passi avanti, ma tutte le donne continuano a lottare sapendo fin da subito che avranno una vita difficile».