Ucraina, secondo Biden la Russia «valuta armi chimiche»
L’Ucraina si è svegliata anche oggi con gli allarmi delle sirene antiaeree, che hanno risuonato in 17 delle 24 regioni del Paese. Si riaffaccia anche la paura delle armi chimiche e biologiche. Le accuse russe che Kiev abbia tali armamenti «sono false» e un «chiaro segnale che Vladimir Putin starebbe valutando di usarli entrambi» in guerra. Sono queste le affermazioni del presidente americano Joe Biden. Lo riporta l’Ansa.
Utilizzati anche missili ipersonici
Biden ha poi confermato che la Russia ha utilizzato anche missili ipersonici nei bombardamenti in Ucraina. Ma «con le stesse testate impiegate sugli altri missili non fanno molta differenza. Solo che è quasi impossibile intercettarli», ha sottolineato il presidente americano. Della stessa opinione l’intelligence del Regno Unito. «Improbabile che lo schieramento di missili ipersonici influisca sull’esito della campagna russa in Ucraina», così il vicemaresciallo della Royal Air Force (Raf) Mick Smeath, addetto militare alla Difesa britannica.
Abbattutto un jet russo
Ieri sarebbe stato anche abbattuto un jet russo, secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. In un video su Telegram si è poi scagliato contro i piloti dei caccia di Mosca. «Hanno sicuramente il vuoto al posto del cuore e dell’anima», ha dichiarato. L’esercito ucraino parla anche di 14 tank russi distrutti, insieme ad altri mezzi militari. Restano però in mano russa il corridoio terrestre con la Crimea e l’accesso al Mar d’Azov. Così rilevano le stesse fonti in un ultimo rapporto dal campo. Ma le scorte delle truppe russe finiranno «in tre giorni», secondo lo stesso documento.
Richiesta di presa di posizione anche all’India
Sul fronte internazionale, arrivano da Biden le critiche all’India per la sua risposta definita “traballante” di fronte all’invasione russa dell’Ucraina. Anche il premier australiano Scott Morrison ha esortato il suo omologo indiano Narendra Modi a prendere una posizione più ferma verso Mosca.
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I numeri del conflitto
L’aggressione, secondo i dati Onu, ha già causato almeno 925 morti tra la popolazione civile. Un cifra che sarà presto rivista al rialzo, secondo l’Alto commissariato delle Nazioni unite per i diritti umani (UNHCHR).
Usciti da Chernobyl gli operai bloccati dal 24 febbraio
Dalla centrale nucleare di Chernobyl arriva intanto la notizia che tutti i tecnici che erano rimasti bloccati dal 24 febbraio, hanno ottenuto il permesso di lasciare il sito. Sono stati infatti sostituiti da colleghi ucraini. Nell’impianto sono rimaste in servizio guardie ucraine, hanno comunicato le autorità di Kiev all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA).
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