Einaudi, Maffei, Fermi, Galilei, Montanari, Copernico, Pasoli, Giorgi. Gli attivisti della Rete degli studenti medi hanno affisso nella mattinata di venerdì, sui cancelli e sui portali di diverse scuole veronesi, la lettera della preside di Firenze, diffusa tramite circolare dopo il brutale pestaggio degli scorsi giorni.
Il ministro Valditara, durante una trasmissione televisiva, aveva definito la lettera «del tutto impropria, mi è dispiaciuto leggerla, non compete ad una preside lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà: in Italia non c’è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c’è alcun pericolo fascista, difendere le frontiere non ha nulla a che vedere con il nazismo o con il nazismo».
«Stiamo lanciando un segnale importante, in risposta a un ministro che non si esprime rispetto ai gravi fatti avvenuti a Firenze e alle violenze delle organizzazioni giovanili della destra. Stiamo quindi facendo entrare le parole della preside Savino nelle scuole del nostro Paese e della nostra regione, negli spazi che viviamo ogni giorno. Gli studenti comprendono la gravità di questa situazione e sanno da che parte stare, quella della preside», questa la replica della Rete degli studenti medi.
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