Osservatorio Scolastico, “Ridateci la Scuola”: «Serve la partecipazione dei genitori»

In merito alla nascita del nuovo Osservatorio Scolastico Provinciale, le fondatrici di "Ridateci la Scuola", Giulia Ferrari e Rachele Peter, intervengono, evidenziandone i punti di forza ma anche alcune lacune.

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A Verona si è riunito da pochi giorni il primo Osservatorio Scolastico Provinciale, un organismo inter-istituzionalenato per impulso del nuovo Provveditore Sebastian Amelio, che ha il ruolo di aiutare i giovani studenti, ponendo al centro dell’attenzione le esigenze che si presenteranno inevitabilmente a settembre. L’obiettivo è quello di occuparsi subito dei problemi che comporterà la ripresa della scuola, senza commettere gli errori dello scorso anno: si parla quindi di organizzare prevalentemente lo scaglionamento delle lezioni e i trasporti.

Un’importante voce in capitolo ha sicuramente in questo caso “Ridateci la Scuola”, movimento estremamente attivo negli ultimi mesi, che ha lottato per la ripresa in presenza delle lezioni e che, dopo le molte manifestazioni organizzate, si può dire sia riuscito ad ottenere ciò per cui ha combattuto. In particolare, le due fondatrici, Rachele Peter e Giulia Ferrari, hanno espresso la loro opinione riguardo la nascita del nuovo Osservatorio Scolastico Provinciale, sottolineando l’utilità indiscussa del neo-comitato, ma lamentando l’assenza di rappresentanti dei genitori.

Rachele Peter

«Riteniamo sia un’iniziativa molto utile di sinergia tra le istituzioni per fare rete intorno ad un problema complesso e dalle mille sfaccettature come quello della scuola, specialmente in questa fase di emergenza. È un percorso – afferma la co-fondatrice Rachele Peter – che segue la strada segnata dai tavoli tecnici già avviati l’estate scorsa di cui “Ridateci la Scuola” si era fatta promotrice e a cui aveva partecipato, nella direzione di una sempre più efficace azione amministrativa. Ci rammarica tuttavia apprendere che non vi siano, all’interno del neo costituito organismo, rappresentanze dei genitori».

Giulia Ferrari

«Come già affermato più volte, – prosegue invece Giulia Ferrari – il nostro movimento di opinione è convinto che solo una solida alleanza delle componenti della comunità educante, di cui i genitori fanno parte a proprio titolo e anche come rappresentati dei propri figli minori in ambito scolastico, possa consentire un confronto autentico e plurilaterale, che tenga conto di tutte le esigenze e possa quindi portare, in una logica di trasparente gestione amministrativa e piena collaborazione, alla individuazione dei problemi e ad una loro efficace soluzione. Chiediamo pertanto di poter partecipare, anche solo come uditori, alle sedute dell’Osservatorio, per poter dare un contributo attivo a questo percorso, anche di auspicato ritorno alla normalità, con la consapevolezza che solo ridando a bambini e ragazzi un ruolo di centralità nelle politiche territoriali, la nostra comunità cittadina potrà guardare con autentica speranza al futuro».