Marmolada, i morti salgono a dieci

Si ferma a dieci morti e un disperso il bilancio definitivo della tragedia sulla Marmolada. Stamattina le ultime ricerche via terra. Proseguono quelle in quota. Il Governatore Zaia: «Non lasceremo nulla di intentato».

Tragedia della Marmolada Zaia
Dalla pagina Facebook del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia
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Sono terminate stamattina le ricerche via terra con i cani sulla Marmolada, ma proseguono quelle in quota perchè, come ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: «Non si vuole lasciare nulla di intentato». Intanto il bilancio della tragedia che si è consumata domenica scorsa con il distacco del Seracco parla chiaro: 10 morti e un disperso. Dopo giorni intensi e ricerche a tappeto da parte dei corpi di soccorso, si è arrivati a chiudere il cerchio con il ritrovamento dei resti di una decima vittima.

Al momento sono sei le vittime identificate dai familiari. Due nuovi riconoscimenti sono stati effettuati questa mattina a Canazei. Si tratta di cittadini di nazionalità ceca. Le persone – tutte di nazionalità italiana – reclamate dai familiari che risultano ancora disperse sono attualmente cinque, in attesa dei riscontri scientifici del Reparto investigativo speciale dell’Arma dei carabinieri.

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Ad oggi sono sette i feriti coinvolti nel tragico evento e che si trovano ricoverati in strutture ospedaliere, dei quali tre in Veneto e quattro in Trentino. Gli aggiornamenti sono stati comunicati dai Presidenti della Regione del Veneto, Luca Zaia, e della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, al termine della riunione di coordinamento che si è svolta presso il centro di Protezione Civile a Canazei. I parenti delle vittime ceche sono stati accolti in Val di Fassa dal console ceco a Milano Jiri Kudela e dai Presidenti Zaia e Fugatti, che hanno espresso loro il cordoglio delle comunità locali. 

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Per quanto riguarda le ricerche, proseguiranno ad oltranza in quota. Proseguono quindi i sorvoli dell’area del distacco con i droni per individuare eventuali nuovi reperti, che vengono puntualmente georeferenziati anche al fine di chiarire la dinamica del distacco e il movimento della massa di ghiaccio e roccia precipitato per oltre due chilometri lungo la parete nord della Marmolada. 

L’auspicio espresso dal Presidente Zaia e condiviso con il Presidente Fugatti è che venga aperto un tavolo nazionale per la definizione di eventuali nuove regole per l’accesso degli escursionisti ai ghiacciai, elaborate sulla base delle informazioni tecniche raccolte sul campo.

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