Un anno fa a Veronetta, ieri al parco Santa Teresa, fra Borgo Roma e la Fiera. Vittorio Brumotti, inviato di Striscia la Notizia, è noto per le sue irruzioni nelle piazze di spaccio delle città italiane. Ieri è andato in onda un servizio su Verona, con il biker che è andato a disturbare alcuni spacciatori nel grande parco a sud della città.
A pochi metri da ragazzini e famiglie che si rilassano al parco, si nota un gruppetto di spacciatori in azione. Un complice della trasmissione di Canale 5 concorda un acquisto di cocaina e un incontro con il “boss” locale dei pusher, tutti fermati poi dai Carabinieri.
Commenta Beatrice Verzè, consigliera di Traguardi in Quinta Circoscrizione: «Questo ennesimo caso dimostra che i problemi legati a sicurezza e degrado non sono proprietà esclusiva di una sola parte politica, che spesso li strumentalizza senza affrontarli realmente, ma riguardano tutta la collettività, perché in gioco ci sono il benessere e la salute di una città e dei suoi quartieri».

«Ciò che può davvero fare la differenza sono le modalità con cui si interviene» prosegue «e noi da tempo spingiamo affinché ai raid degli assessori accompagnati dalla Polizia municipale, che servono solo a spostare il problema per qualche ora, siano sostituiti interventi alla radice, con progetti che rendano vivibili le periferie: riqualificazione e illuminazione di spazi degradati, creazione di una rete tra il Comune e le associazioni del territorio che si occupano di contrasto alle dipendenze, informazione nelle scuole e tra i più giovani».
«Se un luogo diventa vivo, abitato e sano, sarà anche più sicuro, diminuendo i rischi di spaccio e criminalità, senza bisogno degli interventi muscolari che abbiamo visto in questi anni e che si sono rivelati sistematicamente inefficaci» continua Verzè.
Aggiunge Tommaso Ferrari, consigliere comunale di Traguardi: «I quartieri, come alcune zone del centro cittadino, non possono essere abbandonati a loro stessi e non possono interessare la politica solo quando fa comodo, alla vigilia delle elezioni o, peggio, per evitare figuracce quando qualche programma televisivo nazionale decide di occuparsene. I quartieri devono tornare a essere il vero tema nevralgico per chi amministra la città, che deve sostenere l’intreccio virtuoso fra istituzioni, associazioni, e pubblica sicurezza per garantire a chi li abita il diritto di sentirsi al sicuro».