Citrobacter, Zaia: «Vogliamo chiarimenti»

Ieri il governatore del Veneto ha parlato della situazione all'ospedale della Donna e del bambino di Borgo Trento promettendo chiarimenti per le famiglie. Intanto il Pd veronese, con Alessia Rotta e Diego Zardini, ha presentato un'interrogazione al ministro Speranza.

Luca Zaia

Vuole chiarimenti sulla situazione dell’ospedale della Donna e del Bambino di Borgo Trento il governatore del Veneto, Luca Zaia, intervenuto ieri a margine dell’incontro con il leader della Lega, Matteo Salvini, all’osteria al Borgo di via Longhena. Il governatore si è detto preoccupato per l’infezione di Citrobacter, che ha già portato alla morte di tre neonati.

«Penso sia doveroso mettere in sicurezza i bimbi e l’ospedale e bisogna chiarire cosa sia accaduto, visto che un’infezione così importante in un reparto così delicato non è cosa di tutti i giorni. – ha detto Zaia – Vogliamo capire quali sono state le cause e dare risposte, anche dal punto di vista giuridico, alle famiglie».

Sulla questione sono intervenuti anche i deputati del Pd, Alessia Rotta e Diego Zardini, che hanno presentato un’interrogazione urgente al Ministro Speranza: «La diffusione del Citrobacter, un batterio che – nei soggetti più esposti e fragili – può causare encefalite e meningite, ha costretto i responsabili sanitari dell’ospedale della Donna e del Bambino di Verona, a chiudere il punto nascite e a trasferire in altri reparti la Terapia Intensiva neonatale e la Terapia intensiva pediatrica. – spiegano i dem – Parliamo di una struttura inaugurata solo tre anni fa, che ospita il punto nascite più grande del Veneto con circa 3400 parti l’anno. Si tratta di un problema molto serio che riguarda la salute pubblica e che sta destando legittime preoccupazioni tra le partorienti che sono state ospitate nella struttura e tra quelle che sono state mandate in altri ospedali del territorio. Per queste ragioni è stata presentata un’interrogazione urgente al Ministro Speranza perché, anche se la sanità è una materia di competenza regionale, crediamo sia necessario procedere a delle verifiche per capire se si stiano mettendo in campo tutte le iniziative necessarie per ripristinare la sicurezza e la salute pubblica nel punto nascita dell’ospedale veronese e degli altri punti nascita dove le partorienti sono state dirottate. Nel frattempo, la Regione Veneto si adoperi per debellare questo virus e per garantire la sicurezza di tutti i reparti di ostetricia del territorio».

Matteo Salvini durante la conferenza stampa

Sempre la deputata veronese Rotta, sui social, ha portato poi l’attenzione sul comportamento del leader del Carroccio mentre il governatore Zaia parlava della drammatica situazione dell’ospedale di Borgo Trento: «A Verona nel punto nascite dell’ospedale della Donna e del Bambino si è diffuso un batterio che – nei soggetti più esposti e fragili, come i neonati, può essere letale, causando encefalite e meningite. Alcuni piccoli sono morti, altri sono in gravi condizioni. I responsabili sanitari di Verona hanno dovuto chiudere il punto nascite e trasferire in altri reparti la Terapia Intensiva neonatale e la Terapia intensiva pediatrica. Si tratta di un problema molto serio che riguarda la salute pubblica e che sta destando grandi e giustificate preoccupazioni. Salvini che fa? Mentre i vertici della Regione spiegano cosa sta accadendo, lo statista del sovranismo mondiale, quello che non sa che bisogna indossare una mascherina, quello che pretendeva di governare dal Papeete, quello che vuole tornare alla lira, quello della tassa piatta, dei crocefissi e delle assenze in Parlamento che fa? Si ingozza di ciliegie. E fa finta di ascoltare. Ma, davvero, c’è ancora qualcuno che crede che questo soggetto possa rappresentare l’Italia nel mondo?».

La vicenda è molto semplice. A Verona nel punto nascite dell'ospedale della Donna e del Bambino si è diffuso un batterio che -nei soggetti più esposti e fragili, come i neonati, può essere letale, causando encefalite e meningite. Alcuni piccoli sono morti, altri sono in gravi condizioni. I responsabili sanitari di Verona hanno dovuto chiudere il punto nascite e trasferire in altri reparti la Terapia Intensiva neonatale e la Terapia intensiva pediatrica.Si tratta di un problema molto serio che riguarda la salute pubblica e che sta destando grandi e giustificate preoccupazioni.Salvini che fa? Mentre i vertici della Regione spiegano cosa sta accadendo (ho presentato un’interrogazione al Ministro della Salute), lo statista del sovranismo mondiale, quello che non sa che bisogna indossare una mascherina, quello che pretendeva di governare dal Papeete, quello che vuole tornare alla lira, quello della tassa piatta, dei crocefissi e delle assenze in Parlamento che fa? Si ingozza di ciliegie. E fa finta di ascoltare. Ma, davvero, c’è ancora qualcuno che crede che questo soggetto possa rappresentare l’Italia nel mondo?

Posted by Alessia Rotta on Monday, June 15, 2020