Il Recovery Plan nello specifico

Il Recovery plan è un piano nazionale da 196 miliardi per il sostegno e la ripartenza dell'economia italiana. La quota maggiore sarà destinata al green, a seguire altre cinque macro-aree. Sarà oggetto di dibattito per il prossimo appuntamento della 15esima settimana veronese della finanza, in diretta domani su Radio Adige.

Conte alla camera

In occasione della 15esima settimana veronese della finanza un importante focus sarà dedicato al Recovery Plan, un grande sostegno per le imprese e l’innovazione. La quota più ingente verrà destinata al green, in cui Verona e il Veneto sono capolinea in Italia, con prestigiose imprese e realtà del settore. All’appuntamento di domani si dibatterà su questo argomento, sulle prospettive, le opportunità e le criticità di questo piano nazionale.

Ammontano a 196 miliardi le risorse, secondo la bozza. Sei le macro-aree del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza individuate dal Governo. Alla Digitalizzazione e innovazione saranno destinati 48,7 miliardi, all’area “Rivoluzione verde e transizione ecologica” andranno 74,3 miliardi, al settore Infrastrutture per una mobilità sostenibile 27,7 miliardi. Il capitolo Istruzione e ricerca può contare su 19,2 miliardi, quello sulla Parità di genere su 17,1 miliardi, secondo la bozza. L’area Sanità, infine, conterà su nove miliardi. (Ansa).

Il piano nello specifico

Rivoluzione verde e transizione ecologica ottengono un’importante cifra: 74,3 miliardi, di cui 40,1 all’efficienza energetica e riqualificazione degli edifici; 18,5 per transizione energetica e mobilità locale sostenibile; 9,4 per tutela e valorizzazione del territorio e delle risorse idriche; 6,3 per impresa verde ed economia circolare.

Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura vedono la seconda fetta principale di investimenti, con 48,7 miliardi così ripartiti: 10,1 saranno destinati a digitalizzazione, innovazione e sicurezza delle PA; 35,5 a competitività, innovazione, digitalizzazione 4.0 e internazionalizzazione; 3,1 a cultura e turismo.

Infrastrutture e mobilità sostenibile vedono destinata una quota di circa 27,7 miliardi, suddivisi in: 23,6 miliardi per alta velocità di rete e manutenzione stradale 4.0; intermobilità e logistica integrata per 4,1 miliardi.

Per quanto riguarda la macro-area di Istruzione e ricerca, 19,2 miliardi, troviamo 10,1 miliardi per il potenziamento della didattica e il diritto allo studio e 9,1 per la ricerca.

Importante tassello è la quota destinata alle Pari opportunità, con 17,1 miliardi di cui: 4,2 per la parità di genere, 5,9 per inclusione sociale, vulnerabilità, sport e terzo settore, 3,8 per interventi speciali per la coesione territoriale e 3,2 per quanto riguarda giovani e politiche del lavoro.

Ultima ma non per importanza anche la Salute, a cui il Governo mette a disposizione nove miliardi di euro: 4,8 per assistenza di prossimità e telemedicina e 4,2 per innovazione, ricerca e digitalizzazione dell’assistenza sanitaria.