Il mondo cooperativo è importante e per certi aspetti insostituibile. Ce ne siamo accorti durante la pandemia quando molte aziende cooperative hanno sopperito a mancanze in molti settori, pensiamo a quello sanitario. Qual è stato il bilancio in questo 2022 e, soprattutto, come sarà il 2023 per il comparto? A questa domanda ha risposto ai nostri microfoni Davide Bulighin, direttore di Confcooperative Verona.
«Rispetto a dati in fase di ultimazione, possiamo considerare che il PIL italiano è cresciuto a ritmi ancora sostenuti nel 2022, con un +3,9%. Le previsioni ISTAT indocano anche che lo stesso rallenterà significativamente nel 2023, scendendo allo +0,4%», ha affermato.
Bulighin ha poi aggiunto: «Rispetto la comparazione dicembre 2021-dicembre 2022, nel settore vitivinicolo si sono confermate buone performance sulle vendite di imbottigliato, sostenute da prezzi tendenzialmente livellativi verso l’alto. Registriamo comunque grande incertezza sul mercato per il 2023, fortemente caratterizzata da preoccupazioni in merito al minor reddito disponibile al consumo. Alcuni settori hanno chiuso positivamente l’anno, come la zootecnia da latte, sostenuti da prezzi influenzati dalla minor quantità prodotta nella zona Nord Europa».
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