Europe Energy e caro bollette, il commento di Ballarin

Abbiamo intervistato il fondatore e presidente di Europe Energy Matteo Ballarin, in merito al caro bollette e al modus operandi con cui l'azienda sta gestendo questa situazione.

Nata nel 2007 da Matteo Ballarin, Europe Energy è un’azienda leader nel settore luce e gas. Dal 2012 diventa Europe Energy Holding Srl. Con gli anni è arrivata a operare in buona parte d’Europa, tra cui Francia, Germania e Austria. Abbiamo intervistato il fondatore e presidente Matteo Ballarin per chiedere la posizione aziendale sul caro bollette.

È giunta ormai da un po’ di tempo la notizia dell’aumento dei prezzi delle bollette: 15% dell’elettricità e dell’11% del gas. Qual è la causa di questo rincaro così sostanzioso?

Questi aumenti hanno due motivi sostanziali: uno è il riflesso dei consueti aumenti del consumo energetico durante il periodo invernale; dall’altra parte bisogna ricordare che con l’effetto Covid lo Stato ha un po’ calmierato i prezzi, ma facendo così ha soltanto “anticipato un po’ di cassa” per poi ripresentare il conto più avanti. Purtroppo questo aumento era prevedibile dal momento che il periodo Covid si erano volutamente tenuti bassi i prezzi.

Le associazioni a difesa dei consumatori hanno parlato di “batosta senza precedenti”. Questo rincaro peserà effettivamente così tanto sulle famiglie italiane?

Sinceramente non capisco queste prese di posizioni. Come ha dimostrato l’Arera in realtà quest’anno le famiglie spenderanno meno rispetto al 2019. Da una parte possiamo dire che sì, sicuramente l’incremento sarà “un aumento dei prezzi molto alto” come puro delta. Che sia il più caro di sempre non lo so, ma parte da un livello molto basso: le famiglie italiane non saranno toccate in una maniera senza precedenti, perché i prezzi a cui si arriva sono più bassi rispetto al passato. È vero, l’incremento è cospicuo, delle stime di associazioni di categoria parlano di 150 euro di spesa ma non è del tutto corretto, in quanto questo incremento vale a partire dal prossimo trimestre. In questo momento sarebbe più corretto dire: “rispetto ai prezzi che c’erano a fine settembre, nel prossimo trimestre una famiglia pagherà trenta o quaranta euro in più”, senza fare ampie proiezioni. Ancora non sappiamo i prezzi di gennaio. 

Voi siete una azienda di riferimento nel mercato internazionale. Come state gestendo o pensate di gestire questa situazione?

I nostri clienti non sono toccati da questo rincaro, che va a toccare il mercato vincolato. I nostri clienti sono sul mercato libero e hanno altre dinamiche di prezzo. Noi offriamo o prezzi fissi, che quindi rimangono tali per tutto l’anno, oppure direttamente legati al prezzo dell’energia all’ingrosso. Ne consegue che i nostri clienti sono estranei a queste politiche di rincari.