Immerso nella natura, semplice ma unico, rustico con piatti di elevata qualità ma genuini. E’ questo l’agriturismo nell’immaginario del consumatore che emerge dalla ricerca presentata oggi durante la tavola rotonda Dal contadino all’agrioste. Le nuove tendenze del turismo enogastronomic” al Banco Bpm, commissionata da Coldiretti Verona all’Università di Verona, Osservatorio sui consumi delle famiglie.
All’incontro, che è stata anche l’occasione per presentare un’iniziativa di Coldiretti e Banco Bpm per far conoscere a cittadini e clienti le eccellenze enogastronomiche del territorio, hanno partecipato Debora Viviani del Centro di ricerca dell’Università di Verona, Osservatorio sui consumi delle famiglie, Stefano Chiavegato, presidente di Terranostra Verona, Leonardo Rigo, responsabile della direzione territoriale Verona e Nordest. Moderatrice è stata Sandra Chiarato, responsabile ufficio stampa Coldiretti Veneto.
Daniele Salvagno, presidente di Coldiretti Verona, ha detto: «Vale la pena investire negli agriturismi del territorio, nel mangiare prodotti tipici, buoni, a km zero e salutari così come nel trascorrere qualche giorno di vacanza».
«Da sempre l’agriturismo rappresenta la naturalità, la semplicità e la genuinità della cucina, alla quale è riconosciuta la specificità di benessere perché autoprodotta, fin dagli ingredienti usati. – precisa Debora Viviani che ha eseguito l’indagine L’agriturismo nell’immaginario dei consumatori svolta nel 2018 – Ci siamo domandati quanto ancora oggi si riconoscono questi aspetti, quanto i consumatori ne percepiscono questi valori. Le trasformazioni e la ricerca del cibo di design, ha influenzato la produzione degli agriturismi?»
L’agriturismo è un fenomeno in ascesa da trent’anni con la particolarità che l’attività può essere svolta solo in aziende agricole e a cura di agricoltori, che ne sono i veri protagonisti. Il 2018 è stato l’anno d’oro per il comparto degli agriturismi in Italia, con una domanda che ha registrato un aumento rispetto all’anno prima, del + 12% (Studio dell’Osservatorio di Agriturismo.it).
Secondo i dati statistici regionali gli arrivi negli agriturismi veronesi nel 2018 sono stati 77.837, +1,7 rispetto all’anno prima, le presenze (numero di notti trascorse dai clienti italiani e stranieri) sono state 229.578 il 10,5% del 2017. In Veneto, sempre secondo i dati regionali del 2018, sono 1826 gli agriturismi. La provincia con il maggior numero è Verona che ne conta 410, seguono le province di Treviso con 328, Vicenza con 223 , Padova con 184, Venezia con 127, Belluno con 127 e Rovigo con 54.
Evidenzia Stefano Chiavegato, presidente di Terranostra Verona, l’associazione di Coldiretti che gestisce gli agriturismi: «Sono diverse le tipologie di utenti che frequentano gli agriturismi: dalle famiglie con bambini per i quali sono predisposte attività didattiche e ludiche, dagli amanti dell’enogastronomia e della cucina tipica locale ai vegetariani e vegani, dagli sportivi ai giovani. L’offerta è ampia, basata soprattutto sulla riscoperta della natura, del relax e della voglia di conoscere non solo i prodotti tipici ma anche la loro storia e la cultura e tradizione raccontatati direttamente dal produttore. Anche l’agriturismo, però, si evolve e oggi sono presenti figure come l’agrichef e l’agrioste, che sono ambasciatori del cibo – che coltivano, allevano e cucinano – e del vino del loro territorio che sanno proporre in modo accattivante e raccontare».
Le aziende agrituristiche associate a Terranostra Verona sono 185. Tra queste, circa il 45% offre solo il servizio di alloggio, il 13% il servizio di ristorazione, il 25% il servizio sia di alloggio e ristorazione, il 10% circa il servizio di alloggio e somministrazione di spuntini e il 7% il servizio di somministrazione di spuntini. Circa il 35% effettua la vendita diretta dei propri prodotti. Le donne rappresentano circa un terzo dei proprietari degli agriturismi.
La ricerca “L’agriturismo nell’immaginario dei consumatori”
Lo studio si è sviluppato secondo due diversi percorsi, anche dal punto di vista metodologico: una sezione dello studio ha utilizzato le interviste semistrutturate con un approccio di tipo qualitativo, l’altro quantitativo con la somministrazione di questionari.
In generale, tutti gli intervistati sono concordi nel riconoscere le medesime caratteristiche agli agriturismi: la qualità e il prezzo sono due elementi fondamentali. I consumatori riconoscono nella genuinità dei prodotti, il criterio distintivo di queste realtà.
Il secondo elemento che emerge dalle parole degli intervistati è il prezzo, che deve essere inferiore a quello dei ristoranti. Un prezzo giustificato anche dalla minor varietà di piatti proposti. I consumatori apprezzano che l’agriturismo si trovi all’aperto, in mezzo alla natura e a quelle risorse usate poi in cucina e che il cliente può verificare di persona. All’agriturismo i clienti riconoscono e apprezzano il valore, la semplicità dettati anche dall’ambiente rustico.
Iniziativa Coldiretti Verona e Banco Bpm
Si chiama Il senso della vite il ciclo d’incontri organizzati da Coldiretti Verona e Banco Bpm per far conoscere le particolarità dei prodotti locali abbinati ai vini del territorio. Leonardo Rigo ha spiegato che: «La nostra banca è storicamente vicino al settore dell’agricoltura. C’è un reciproco interesse a lavorare insieme che si concretizza in una serie di azioni grazie a nostri specialisti in agricoltura, a processi creditizi specializzati per le aziende agricole e a prodotti specifici. Con questa iniziativa potremo continuare a valorizzare il ruolo della banca in un comparto così importante a livello veneto e veronese».
Gli appuntamenti saranno: lunedì 6 maggio: Cantina Merci di Negrar; Martedì 14 maggio: Cantina Gini di Soave; martedì 28 maggio: Banco Bpm, Piazza Nogara 2; Mercoledì 12 giugno: Roccolo del Lago a Lazise