Le principali dichiarazioni dell’allenatore gialloblù Marco Baroni, rilasciate nell’antivigilia di Juventus-Hellas Verona, partita valida per la decima giornata della Serie A 2023/24, e in programma dopodomani, sabato 28 ottobre alle ore 20.45, all’Allianz Stadium di Torino.
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Mister, si può vincere sabato a Torino?
“Ci proveremo, anche se la difficoltà della partita sappiamo sia molto alta, ma faremo il massimo. È una bella opportunità per noi, dovremo disputare un match di altissimo spessore. Dovremo essere più compatti rispetto all’ultima gara giocata contro il Napoli, più coraggiosi nel proporci. Sabato scorso siamo rimasti in partita fino alla fine, abbiamo fatto molti cross attaccando una squadra come il Napoli. Trovando le giuste distanze e una migliore compattezza potremo beneficiarne anche nello sviluppo della manovra, dovremo farlo”.
Si è adattato al gruppo che ha trovato?
“Non mi piace il termine ‘adattato’, non penso di averlo dovuto fare. Noi abbiamo le idee chiare, cerchiamo delle soluzioni funzionali alla squadra, soluzioni in cui la squadra crede. Le difficoltà ci sono sempre quando si inizia un percorso nuovo, ma abbiamo tutti i requisiti per superarle. Si va avanti a testa bassa lavorando: penso che ci siano margini di crescita importanti”.
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I giocatori subentrati con il Napoli saranno titolari a Torino?
“I cambi sabato non sono stati fatti per penalizzare chi ha giocato dall’inizio, avevo bisogno di cambiare qualcosa. Fino al primo gol subito – che era evitabile – la squadra era messa bene in campo, ha creato anche delle occasioni. Dopo il gol la squadra si è abbassata, e all’intervallo dovevo cambiare qualcosa. Chi è entrato ha fatto bene. Ora cerchiamo di trovare una stabilità, valutando anche i rientri dei giocatori nelle migliori condizioni”.
Saranno tutti disponibili sabato?
“Non ancora. Quando si è prossimi al rientro c’è sempre un margine di rischio, bisogna scegliere come è meglio agire. Valuteremo Hien in questi giorni”.
Cosa deve fare Ngonge per diventare un riferimento per la squadra?
“Cyril lo scorso anno ha fatto molti gol senza nemmeno giocare molte partite. In questo inizio di stagione, dopo le reti realizzate all’inizio, forse si sta concentrando troppo sulle soluzioni individuali, ma stiamo lavorando insieme a lui: il ragazzo è sempre molto partecipe e presente. Sono convinto di lui perché ha grandi qualità: ha la possibilità di diventare un uomo squadra dal punto di vista offensivo, e ci sta lavorando”.
Si aspetta una squadra più aggressiva?
“Siamo una delle squadre che ha recuperato più palloni alti finora in campionato, ma questo dato deve farci riflettere sulla nostra compattezza e anche sulle distanze che abbiamo in campo, aspetto che reputo fondamentale in entrambe le fasi, soprattutto in quella di costruzione. Più i giocatori sono vicini più c’è la possibilità di esprimere qualità. Stiamo lavorando su questo”.
Come sta Saponara?
“Riccardo, come avete visto anche a Frosinone, è un giocatore di grande qualità. In alcuni momenti forse è stato penalizzato dal sistema di gioco, ma sa di dover crescere e noi dovremo dargli le occasioni che sta meritando attraverso il lavoro. Con lui c’è un bel rapporto”.
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