Settembre dell’Accademia, Tuppini: «Quanto di meglio offre il panorama orchestrale europeo»

In occasione del terzo decennio del festival Settembre dell'Accademia, che si terrà dal 4 settembre al 3 ottobre, è intervenuto ai nostri microfoni il presidente e direttore artistico Luigi Tuppini.

New call-to-action

Dopo la dolorosa e forzata sosta del 2020 a causa della pandemia, torna con la trentesima edizione il Settembre dell’Accademia, festival di orchestre internazionali organizzato dall’Accademia Filarmonica di Verona.

Questa ripresa nel mondo dello spettacolo «coincide con il Trentesimo anniversario della manifestazione, nata nel lontano 1992, che non ha mai avuto interruzioni se non quella dell’anno scorso. Siamo orgogliosi di partecipare anche noi a questo risorgimento della musica a Verona» dice Luigi Tuppini, presidente e direttore artistico della rassegna, che abbiamo intervistato in occasione di questo anniversario importante.

L’edizione di quest’anno ha tutte le caratteristiche di una rinascita, in quanto anche la scelta fatta sui protagonisti è orientata verso il rinnovamento: sono state invitate una maggioranza di orchestre e solisti che mai si era esibita nel palcoscenico veronese, ma non mancheranno ospiti “di casa”. «Siamo riusciti a compilare un calendario di orchestre molto interessanti e di grande prestigio, quanto di meglio offre il panorama orchestrale europeo» spiega Tuppini.

Con un piede nel passato e lo sguardo rivolto al futuro, il Settembre dell’Accademia sarà composto da otto concerti, ormai numero tradizionale di serate del festival, in un arco temporale di un mese esatto, che va dal 4 settembre al 3 ottobre.

Tra gli appuntamenti «abbiamo dei debutti importanti, come l’Orchestra Mariinskij di San Pietroburgo, diretta da Valery Gergiev. Abbiamo poi anche il debutto della pianista cinese Yuja Wang e dell’Orchestra nazionale Russa, di recente formazione, con il violinista Vladimir Spivakov che passa nelle vesti di direttore. Debutta a Verona anche l’Orchestra di Manchester e il giovane pianista francese Lucas Debargue. Insieme a delle care presenze che abbiamo ospitato molte volte, come l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e l’Orchestra del Baltico» elenca il presidente e direttore artistico.

«L’evento nasce dal fatto che l’Accademia Filarmonica aveva a disposizione il teatro nel mese di settembre mentre negli altri mesi era a disposizione della Fondazione Arena – continua Tuppini – Inoltre, nel panorama musicale veronese mancava l’orchestra. Ecco allora che ci è venuta l’idea di riempire questa lacuna temporale e di genere con questa iniziativa del Settembre dell’Accademia, il quale pian piano è cresciuto negli anni fino ad arrivare ad esaurire quasi sempre i biglietti. Il pubblico non è mancato e la qualità credo nemmeno, lo conferma anche la rassegna stampa che abbiamo raccolto in questi anni. Abbiamo seminato. La speranza è quella di raccogliere sempre più persone interessate a questo tipo di musica, quella sinfonica, a cui l’Accademia ha voluto fare un po’ da sentinella in una città musicale come Verona».

Per quanto riguarda invece il Covid e le limitazioni che esso ha portato per i concerti che verranno eseguiti a settembre, Tuppini racconta che di 1220 posti se ne possono occupare solo 500.

«Ci vuole della gran buona volontà. La manifestazione conta anche sulle presenze, sugli incassi e sulle visioni, quest’anno abbiamo già in partenza una decurtazione molto severa – conclude Luigi Tuppini – Tuttavia abbiamo voluto mantenere il livello della manifestazione molto alto proprio per segnalare un certo spirito, un orgoglio indomito».

Ricevi il Daily! È gratis

👉 VUOI RICEVERE OGNI SERA IL QUOTIDIANO MULTIMEDIALE VERONA DAILY?
👉 È GRATUITO!

CLICCA QUI

👉 SEGUI LE ISTRUZIONI
PER RICEVERLO VIA EMAIL O WHATSAPP
(se scegli WhatsApp ricorda di salvare il numero in rubrica)

OPPURE
👉 CLICCA QUI PER ISCRIVERTI AL CANALE TELEGRAM