I sindacati del settore spettacolo annunciano per domani un presidio davanti alla sede della Fondazione Arena di Verona, per chiedere la ripresa delle attività. L’appuntamento è in via Roma dalle 11.
Nelle scorse settimane il Comitato tecnico scientifico ha indicato al Governo la possibilità di riprendere gli spettacoli dal vivo, con le opportune precauzioni, e il successivo dpcm ha ufficializzato la ripresa a partire dal 15 giugno.
«Tutto il mondo dello spettacolo – scrivono in un comunicato congiunto le segreterie provinciali dei sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Fials Cisal – ha subito iniziato a confrontarsi con le organizzazioni sindacali per definire i protocolli sanitari e riprendere subito le attività».
«Fondazione Arena di Verona, invece, ha deciso di intraprendere un’altra strada: vuole congelare qualunque attività e intende collocare in “Fis” (cassa integrazione), per ulteriori 9 settimane tutti i lavoratori» è la critica dei sindacati. «È utile ricordare che questi ultimi sono già stati collocati ininterrottamente in Fis dal 25 marzo, percependo mediamente 900 euro al mese, somma più che dimezzata rispetto ai normali salari».
«I vertici aziendali sembrano da un lato dimenticare che i finanziamenti pubblici servono per sovvenzionare ed organizzare momenti culturali da offrire alla cittadinanza, dall’altro sorvolano sulla responsabilità di gestire efficacemente le problematiche di impatto sociale ed etico».