La prossima settimana, dal 29 agosto al 1 settembre, torna a Roverè Veronese la tradizionale “Festa dei Funghi e del Tartufo“, organizzata dalla Pro Loco del paese, e giunta ormai alla sua 27esima edizione. Un appuntamento che, ogni anno, ricorda e dà risalto alle eccellenze del nostro territorio. È nell’ambito di questa ricorrenza che si inserisce il concorso regionale “Fungo d’Oro della Lessinia“, che da nove anni sublima il prodotto grazie alle preparazioni di alto livello di ristoranti selezionati, in gara per convincere la giuria tecnica e soddisfare i palati della giuria popolare aggiudicandosi il massimo titolo.
Andrea Franceschetti, mente e cuore della competizione, ci ha chiarito le idee su come si svolgerà la serata, svelandoci anche le novità di questa nona edizione.
«Anche quest’anno il concorso è aperto al pubblico, i posti a sedere saranno oltre un centinaio, ma la grande novità è che la serata si svolgerà in piazza, a differenza delle passate edizioni in cui erano i ristoranti a ospitarci; allestiremo, pertanto, una tendostruttura che sarà totalmente adibita a ristorante. I partner sono moltissimi, abbiamo una giuria tecnica composta da cinque cuochi professionisti, membri dell’Associazione cuochi scaligeri Verona. Tra i giudici, il pluripremiato chef internazionale Fabio Tacchella, Paolo Bortolazzi, dell’Associazione Italiana Sommelier di Verona, Antonella Bampa, dello Slow Food, e Lessinia Gourmet».
«I criteri di valutazione saranno molto accurati, come nei regolamenti dei concorsi di cucina di alto livello: si prenderanno in considerazione quindi il gusto, l’estetica, la pulizia del piatto, l’HACCP, ma ci sarà anche un continuo controllo della pulizia delle divise dei cuochi quando arrivano in cucina. Oltre al giudizio dei professionisti, i ristoranti saranno sottoposti anche a quello della giuria popolare, che a sua volta potrà votare il proprio ristorante preferito».
«Saranno cinque i ristoranti in sfida: El Grio di Costeggiola di Soave, Tenuta San Martino di Legnago, La Cola di Avesa, Ristorante Orfea di San Francesco di Roverè e un extra dalla provincia di Udine, Ai Celti da Gemona del Friuli; tutti e cinque proporranno il loro piatto a entrambe le giurie, scegliendo di fare un antipasto, una zuppa, un main course o un dessert, che dovrà avere, naturalmente, come ingrediente protagonista il fungo».
Di diverse tipologie i premi che verranno assegnati ai ristoranti. «Il Fungo d’Oro è il titolo più importante e viene conferito dalla giuria tecnica a chi farà il punteggio più alto da uno a cento – ci ha spiegato Franceschetti – poi quest’anno ci saranno anche diverse “fasce”, le medaglie d’oro, d’argento e di bronzo, e i premi, tra gli altri, come “miglior abbinamento tra cibo e vino“, “miglior vino” della serata, alle Cantine partecipanti, e “piatto più innovativo“».
Per maggiori informazioni sulla serata visitare la pagina ufficiale dell’evento.