Nella serata di lunedì 7 gennaio, presso il teatro “Smeraldo” di Valeggio sul Mincio, si è svolto un evento per parlare di sport organizzato dall’associazione culturale Panathlon, dalla Fondazione Valeggio “Vivi Sport” , dal Comune di Valeggio, dall’istituto comprensivo “Murari” e dalla Scaligera Rugby Valeggio, con il patrocinio di UNICEF Italia e del CONI Point Verona.
“Sport di vertice e sport di base: due mondi a confronto”. Questo il tema al centro dell’incontro che si è tenuto ieri sera al teatro “Smeraldo” di Valeggio sul Mincio. A intervenire tanti ospiti, tutti appartenenti al mondo dello sport nazionale e internazionale: Emanuele Birarelli, il coach della nazionale italiana di rugby Conor O’Shea, le olimpioniche Paola Pezzo e Francesca Porcellato, l’ex arbitro di calcio Massimiliano Saccani, Zaccaria Tommasi, il responsabile dell’attività di base del ChievoVerona Fabio Moro, il giornalista Rai Stefano Bizzotto e Grant Doorey.
Durante la serata è stata approfondita l’importanza che rivestono genitori, allenatori e dirigenti nella crescita dei giovani atleti. Il responsabile della Scuola Calcio dell’Hellas Verona Zaccaria Tommasi ha sottolineato il ruolo che proprio queste tre figure possono avere nel permettere al bambino o al ragazzo di vivere bene l’attività sportiva dando la giusta importanza al concetto di vittoria e di sconfitta e sottolineando che nello sport il rispetto delle regole è l’unica strada corretta. “È un concetto che noi adulti dobbiamo insegnare e sostenere, perché se la vittoria viene vissuta fine a se stessa e vista come unico fine che giustifica i mezzi non è un bene. Noi addetti ai lavori e genitori dobbiamo stimolare i nostri ragazzi a ottenerla attraverso l’impegno, la serietà, il rispetto e il sacrificio: tutti elementi che caratterizzano i grandi campioni di tutti gli sport.”
Il capitano della BluVolley Verona Emanuele Birarelli, ha parlato agli ospiti della serata dell’importanza del ruolo che ricopre in campo: “il ruolo del capitano responsabilizza molto, e la consapevolezza si acquisisce pian piano con il tempo. Devo sempre dare l’esempio a tutti i miei compagni di squadra, cercando di far passare l’importanza del sacrificio e di dover onorare la maglia che si indossa ogni domenica”.
Altro interessante intervento è stato quello di Grant Doorey, coach del Verona Rugby: “credo che la pratica dello sport, e in particolar modo il rugby, possa essere una scuola di vita per i nostri giovani. Questo è quello che cerchiamo di fare al Verona Rugby. Valori come il rispetto, l’umiltà e una sana competitività sono tasselli fondamentali nel percorso di formazione e di vita di ognuno di noi, soprattutto per chi, come i tanti ragazzi presenti qui stasera, è all’inizio di questo meraviglioso percorso.”
Al termine della serata sono stati premiati gli atleti valeggiani che si sono distinti durante l’anno 2018.