«Domani è il Primo Maggio, ma per i lavoratori di Agec Onoranze funebri non ci sarà molto da festeggiare, dato che questa amministrazione ha deciso di eliminare la loro rappresentanza dal consiglio di amministrazione dell’azienda!». Questo l’attacco lanciato via social, ma anche nel corso dell’ultimo consiglio comunale, da parte dell’esponente della Lega Nicolò Zavarise.
Il consigliere comunale di minoranza contesta all’Agec, società del Comune di Verona, la decisione di cambiare il modello di governance della propria controllata che si occupa di onoranze funebri. Da un consiglio di amministrazione di tre membri, a un amministratore unico.
Zavarise tira in ballo direttamente la presidente: «Ciò che è più assurdo, è che tale decisione proviene da una amministrazione che per propria caratterizzazione politica dovrebbe essere la prima a porre attenzione su dipendenti e lavoratori, cosa che ci si sarebbe aspettata dalla presidente di Agec Anita Viviani, notoriamente vicina all’assessore Michele Bertucco, di Sinistra Civica Ecologista».
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Arriva pronta la reazione della presidente di Agec, Anita Viviani: «Le polemiche sulla sostituzione del consiglio di amministrazione di Agec Onoranze Funebri con un amministratore unico sono per una parte infondate e per l’altra parte pretestuose, denotando una inaccettabile volontà di strumentalizzare».
Dice Viviani: «È il Testo Unico delle Società Partecipate (Tusp) ad affermare che “l’organo amministrativo delle società a controllo pubblico è costituito, di norma, da un amministratore unico” (articolo 11 comma 2). Chi decide diversamente deve inviare la relativa delibera alla Corte dei Conti. Il Consiglio di amministrazione di Agec si è dunque limitato a prendere atto di tale indirizzo che nella sua semplicità è chiaro ed inequivocabile».
«Dire che finora si è mantenuto il cda di Onoranze Funebri per garantire una rappresentanza ai lavoratori è totalmente infondato – continua Viviani –, in quanto il posto all’interno del cda veniva garantito non già ai lavoratori in quanto tali, ma soltanto ai soci lavoratori, che sono una parte, ai quali rimangono comunque tutti i poteri dei soci, compreso quello di impugnare le delibere».
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Zavarise aveva sollevato anche il tema compensi: «Ricordo che la scelta di mantenere un consiglio di amministrazione non avrebbe comportato un aggravio dei costi rispetto alla scelta di un amministratore unico, perché in Onoranze funebri i consiglieri non hanno mai percepito né percepiscono alcun compenso né altra forma di indennità».
Viviani ha da ridire anche su questo: «È una mezza verità anche che il consiglio di amministrazione di Onoranze Funebri non percepisse alcun compenso: ai componenti venivano infatti riconosciuti i rimborsi spese. Stendiamo infine un velo pietoso sulla modalità con cui Onoranze Funebri ha chiuso l’ultimo bilancio, tutta giocata sulla compressione del costo del lavoro. Lavoro sul quale ora qualcuno piange lacrime di coccodrillo».
Il presidente di Agec Onoranze funebri Spa dal 2020 è Matteo Mattuzzi, proveniente dall’area leghista, che è anche presidente di Ater Verona, l’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale, dal 2021.
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