Saval, al via la riqualificazione dell’ex Casa Colonica

Il recupero dell'edificio e dell'area verde prevede un investimento di oltre 2 milioni di euro, in parte coperto dai fondi europei del progetto S.T.E.P.S.

ex casa colonica saval

Partita la ristrutturazione dell’ex Casa Colonica al quartiere Saval: cantiere al via nel primo lotto di lavori per il recupero dell’edificio in via Marin Faliero. Uno stabile circondato da un’area verde di circa 2mila metri quadrati, anch’essa interessata dalla riqualificazione. Il complesso, di proprietà del Comune dal 1978, era stato dato in concessione ad alcune famiglie e solo nel 2017 l’Amministrazione era tornata in possesso delle chiavi. Il recupero è seguito dall’assessorato all’Edilizia pubblica e da quello al Decentramento e Giardini.

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«Non posso che essere contento dell’avvio dei lavori- afferma l’assessore al Decentramento, Federico Benini-. Il recupero dell’ex Casa Colonica al Saval è stata una delle prime battaglie che ho affrontato quando ancora ero consigliere di Circoscrizione insieme ai residenti. Petizioni, raccolte firme e assemblee pubbliche non sono state vane, hanno infatti contribuito a far sì che il Comune partecipasse ai bandi europei e ricevesse il finanziamento per il progetto di recupero. Diventerà un luogo aperto a tutti, una bella soddisfazione».

 

Federico Benini
L’assessore al Decentramento, Edilizia popolare, Servizi demografici e statistica, Strade e giardini, Arredo urbano, Federico Benini

Nell’edificio, che sarà riqualificato in due fasi, troveranno spazio una biblioteca, un info poin, un’infermeria e un bar, per un luogo che diventerà punto di rifermento delle realtà e associazioni che a vario titolo sono protagoniste nel quartiere. Ampia partecipazione sarà inoltre riservata ai residenti del Saval, che da diversi anni chiedevano di togliere questo luogo dallo stato di degrado e abbandono.

«Un progetto importante per il territorio che siamo contenti di ereditare e di portare a termine nei tempi stabiliti. Il progetto rinnova la nostra Edilizia civile verso una città policentrica», aggiunge l’assessore all’Edilizia civile Tommaso Ferrari.

Tommaso Ferrari
L’assessore alla Mobilità e alla Transizione Ecologica Tommaso Ferrari

Il recupero dell’ex Casa Colonica si sta concretizzando grazie al  percorso partecipativo avviato con cittadini, residenti, associazioni e portatori di interesse. Una finalità in linea con la ‘mission’ del progetto S.T.E.P.S., finanziato dall’Unione Europea, per fornire risposte alla sfida demografica in atto, agendo sul fenomeno della solitudine nella Terza Circoscrizione, la più popolosa di Verona.

«Assieme a molti residenti e a diversi consiglieri, prima dai banchi dell’opposizione e ora della maggioranza, dal 2012 ci siamo mobilitati in vari modi per ridare al Saval e a tutti i quartieri a ovest della città questo importante luogo – commenta il presidente della Terza Circoscrizione, Riccardo Olivieri -. Il recupero dell’ex casa colonica è quindi una vittoria della cittadinanza che unitamente alla politica hanno saputo creare la giusta sinergia per raggiungere questo grande obiettivo. Come Presidente assieme a tutto il Consiglio della Terza Circoscrizione ci impegneremo senz’altro per, una volta terminati i cantieri, animare con le associazioni e le realtà presenti nella zona quella che siamo certi diventerà la casa di tutti!».

Il Progetto

Se pur non di pregio architettonico, l’edificio è comunque vincolato dalla Soprintendenza come immobile significativo dell’edilizia rurale. La progettazione ne ha quindi previsto la tutela estetica, mantenendo l’aspetto attuale della Casa, che invece verrà completamente rifatta nelle parti strutturali interne e negli elementi di consolidamento, tetti e solai compresi.

Lotto 1. I lavori riguardano  il rinforzo e il consolidamento delle strutture perimetrali per la messa in sicurezza dell’edificio, la demolizione e il rifacimento dei solai e delle murature interne. Ancora, la realizzazione di una nuova copertura e la ristrutturazione di tre spazi al piano terra che saranno i primi ad essere fruibili dalla comunità. L’intervento per il lotto 1 ha un costo complessivo di circa 1 milione 150 mila euro, parte del quale finanziato con fondi Ue collegati al progetto S.T.E.P.S.

Lotto 2. Riguarderà invece la rifunzionalizzazione del secondo e terzo piano dell’edificio. Per questa seconda parte dei lavori, che partiranno nel 2024, sarà necessario un altro milione di euro, che sarà interamente a carico del Comune.

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