I Carabinieri della Stazione di Parona Valpolicella hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, come disposto da provvedimento emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari di Verona su richiesta della locale Procura della Repubblica, arrestando un 37enne ritenuto responsabile di furto aggravato e indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento.
I militari dell’Arma sono riusciti a dare un nome alla persona che da qualche mese aveva iniziato a darsi alla pazza gioia con prelievi di contanti e pagamenti indiscriminati tra gioiellerie, negozi di elettronica e attività commerciali varie, per un valore complessivo di oltre 5mila euro, pagando però con carte di credito non sue.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Verona, sono partite a seguito della denuncia presentata dalla moglie di un uomo, all’epoca ricoverato e intubato presso l’ospedale di Borgo Trento. La donna si era resa conto che qualcuno era riuscito ad impossessarsi di tutte le carte di credito che il marito aveva portato con sé nel borsello custodito nella stanza d’ospedale, e che, con le stesse, erano stati effettuati ingenti pagamenti proprio nei giorni in cui il coniuge era ricoverato. Da lì, i Carabinieri della Stazione di Parona hanno iniziato a mappare tutti i punti in cui erano stati effettuati i prelievi e gli indebiti pagamenti e dalla visione delle immagini di videosorveglianza sono pian piano emersi i primi elementi indiziari nei confronti di un uomo che, oltre ad essere già noto alle forze dell’ordine, era stato ricoverato nella stessa stanza del derubato durante il periodo di degenza di quest’ultimo.
Nel corso delle indagini, un’analoga denuncia era poi giunta ai militari della Stazione, questa volta proprio dalla compagna del sospettato, che denunciava l’uomo per averle sottratto, mentre dormiva, la propria carta postepay con cui erano state effettuate varie operazioni di prelievo. Ma, nonostante la denuncia, l’uomo aveva continuato le proprie attività, venendo sorpreso anche dal direttore di un negozio mentre tentava di impossessarsi di alcuni capi di abbigliamento, dopo averne tolto la placca antitaccheggio con un tronchese e una forbice.
Oltre questi elementi quindi, l’uomo, già sottoposto tra l’altro all’obbligo quotidiano di presentazione alla polizia giudiziaria, è stato riconosciuto nei fotogrammi dai Carabinieri e dai medici che in quel periodo lo avevano in cura in ospedale. Il quadro che è emerso ha permesso al G.I.P. del Tribunale di Verona di emettere la misura di custodia cautelare in carcere: sul 37enne al momento le accuse sono di furto aggravato e indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento.
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