Porta Fura, chiude la spiaggetta e scoppia il battibecco politico. Toffali: «Nessun pasticcio»

A poca distanza dall'inaugurazione, chiude il Lido di Porta Fura e scoppia il dibattito politico: dopo le accuse di Tosi a Sboarina, per aver concesso «abusivamente l'attività» su terreno demaniale, replica l'assessore Toffali, che spiega i motivi della chiusura temporanea. E arriva anche lo sfogo di Alessandra Biti, di Studio Ventisette

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In questi giorni si è aperto un dibattito politico (e non solo) sulla spiaggetta di Porta Fura, appena inaugurata in occasione del Mura Festival e da poco chiusa dall’amministrazione comunale. Al alzare la voce è stato in primis Flavio Tosi, che ha criticato aspramente il sindaco Sboarina: «Chiudere è stata una scelta obbligata e corretta dei dirigenti comunali. Come avevo anticipato, Sboarina ha di fatto autorizzato abusivamente un’attività, concedendo permessi su un’area non comunale. Comportamento gravissimo. Sboarina due giorni fa negava ancora le mie segnalazioni, ma ora viene smentito platealmente dai suoi dirigenti. Non sono stati gli organizzatori degli eventi a deciderlo – continua Tosi –  ma i dirigenti del Comune, lo possiamo dimostrare documentalmente. Questi ultimi hanno preso atto della gravità del comportamento del Sindaco, il quale con grande disinvoltura ha deliberato gare di appalto per concedere attività ed eventi su un’area che non è del Comune, ma del Demanio».

«Mercoledì, dopo la mia segnalazione, quando era ormai certo che il Lido avrebbe chiuso – incalza Tosi – ha mandato a dire che lui sarebbe andato avanti comunque. Diciamo che alla luce di quanto accaduto è andato avanti fino a schiantarsi: gli uffici comunali lo hanno platealmente smentito a distanza di soli due giorni. Un fatto mai accaduto prima a Verona». L’ex sindaco ha rimarcato anche una presunta disparità di trattamento quando si tratta di organizzazioni di eventi: «Sarà certamente casuale e non dipendente da malafede, ma è una straordinaria coincidenza che se da un lato ci sono tantissimi cittadini, associazioni e imprese che per organizzare una semplice manifestazione (che sia una sagra o un evento culturale) impazziscono in una giungla burocratica di richieste di permessi, dall’altro ci sono altre imprese o associazioni che hanno vita più facile, tanto che l’Amministrazione talvolta prova persino a difendere l’indifendibile».

A distanza di pochi minuti è arrivata anche la risposta di Francesca Toffali, assessore ai Rapporti Unesco e organizzatrice del Mura Festival, che precisa la situazione delle attività a Porta Fura, spiegando come l’area sia utilizzabile e manchi esclusivamente la concessione idraulica: «Il solito spregiudicato cumulo di falsità da parte del consigliere Tosi – risponde alle critiche l’assessore -. Contrariamente a quello che lui afferma, è proprio grazie all’intervento del Sindaco Sboarina che riprendono le attività a Porta Fura. La fascia di verde, utilizzata per le nuove attività del Mura Festival, è a carico dell’Amia per la manutenzione, quindi nella disponibilità del Comune. Mentre la concessione idraulica è al vaglio del Genio civile, per ribadire l’assenza di rischio per attività temporanee così come avevamo già appurato. Nessun pasticcio, quindi, niente della tragedia epocale descritta, solo uno dei tanti passaggi amministrativi come ce ne sono ogni giorno. Per il bene di tutti, la spiaggetta riaprirà».

Ad appoggiare invece le accuse di Tosi è Michele Bertucco, consigliere comunale Verona e Sinistra in Comune: «Per una volta devo dare ragione a Flavio Tosi. Le attività in corso presso Porta Fura sono abusive, mancano le autorizzazioni. L’area di Porta Fura o “Spiaggetta@ Porta Fura” come mal ribattezzata dagli organizzatori non poteva essere aperta perché mancavano tutte le autorizzazioni, non è infatti di proprietà comunale ma demaniale e nessuno si è premurato né di chiedere i permessi né di mettere in sicurezza l’area». Bertucco rimarca la necessità di approvare al più presto un piano per il Parco delle Mura e dei Forti: «Sarebbe ora, infine, che il Comune di Verona approvasse finalmente un serio piano di gestione e un piano ambientale per il Parco delle Mura e dei Forti, affinché questi monumenti trovino una adeguata valorizzazione e conservazione, e non finiscano invece per passare da una forma di degrado all’altra».

In merito alle parole di Tosi su supposti trattamenti di favore nei confronti di alcune realtà che si occupano di organizzazione di eventi, ha replicato nel pomeriggio di ieri Alessandra Biti di Studio Ventisette, organizzatore, appunto, del Mura Festival. Con un lungo sfogo sulla sua pagina Facebook, Biti ha sottolineato come lo studio abbia lavorato da sempre, a Verona, «indipendentemente dalla politica: a partire dalla giunta Zanotto, poi con la giunta Tosi e ora con la giunta Sboarina, proprio a testimonianza del fatto che, se uno ha le qualità e i progetti sono validi, lavora, a prescindere dalla politica in campo».

«Per quanto riguarda Porta Fura, sospenderemo l’attività fino a quando non verrà fatta chiarezza, fiduciosi di poter ripartire presto aumentando l’offerta: non più solo il weekend ma anche durante la settimana!. Per quanto riguarda il Mura Festival, inoltre, ci teniamo molto a sottolineare che c’è stata una pubblica manifestazione di interesse, a cui ha risposto solamente la nostra società (nonostante molti colleghi si fossero interfacciati con i nostri uffici) in quanto il rischio di impresa per la realizzazione del progetto […] era ed è molto oneroso».

«Se dovessero uscire altre insinuazioni sulla bontà delle nostre azioni e sulla regolarità del nostro operato – conclude Biti – i soggetti coinvolti verranno chiamati a rispondere nelle sedi opportune».