Stava vivendo un incubo la donna che martedì scorso ha denunciato il suo stalker, un italiano di 43 anni, colto poi in flagranza dai carabinieri di Verona mentre stava pedinando la ex. L’uomo non aveva accettato la fine della loro relazione e accusava la donna di averlo tradito.
Appostamenti, irruzioni in casa, messaggi e chiamate a qualsiasi ora del giorno e della notte, percosse e violenze fisiche. Questa era diventata la quotidianità per una donna di origine rumena, perseguitata da circa una mese dal proprio ex compagno, un 43enne italiano che non aveva accettato la fine della loro relazione e che accusava la donna di averlo tradito.
Le manette per l’uomo sono scattate lo scorso martedì, quando i carabinieri Nucleo Operativo Radiomobile di Verona sono intervenuti a seguito di una chiamata, giunta proprio dall’abitazione della signora, a seguito di una lite. Una volta arrivati sul posto i militari hanno trovato la donna sola in casa, in evidente stato di shock, ansia e in lacrime. Dopo aver raccontato i fatti la vittima si è quindi decisa a farsi visitare per poi sporgere denuncia in caserma.
All’uscita dal cortile della caserma, però, i carabinieri hanno notato una Fiat Punto che stava seguendo l’auto della donna. A quel punto gli operanti sono intervenuti, fermando la vettura e scoprendo che alla guida vi era proprio lo stalker. Al termine degli atti di rito l’italiano è stato arrestato in flagranza di reato per stalking: ieri la direttissima ha convalidato l’arresto e disposto la misura degli arresti domiciliari per l’uomo, fino a febbraio.