Il sindaco Federico Sboarina e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Verona, Stefano Facci, Massimo Castellani e Lucia Perina hanno sottoscritto, ieri, un protocollo d’intesa per Agsm.
Il Comune, in qualità di socio unico di Agsm, si impegna a garantire la maggioranza pubblica (anche in presenza di future fusioni o aggregazioni che riguarderanno il gruppo), a mantenere gli attuali livelli di occupazione e la sede di lavoro e a coinvolgere sindacato e lavoratori nell’elaborazione delle decisioni.
Negli ultimi anni, infatti, il settore delle multiutility è notevolmente cambiato sia per le esigenze del mercato che per le innovazioni su strategie, politiche industriali e modelli organizzativi. Comune e sindacato hanno condiviso gli obiettivi per un’azienda che continui a mantenere un ruolo importante nel mercato, persegua politiche di sviluppo e crescita occupazionale, tutelando allo stesso tempo il patrimonio pubblico della città.
I commenti
«Questo è un momento importante nella storia di Agsm – ha detto il sindaco Sboarina – frutto di un lavoro molto serio, iniziato nei mesi scorsi con i sindacati. Con questo protocollo abbiamo voluto mettere nero su bianco i valori che abbiamo condiviso, cioè garanzia dei posti di lavoro e di identità territoriale, mantenimento del controllo pubblico e trasparenza».
«È previsto un confronto almeno semestrale con i sindacati per quanto riguarda il raggiungimenti degli obiettivi del piano industriale. Per anni Agsm è rimasta bloccata, ora siamo impegnati per il suo futuro. Stiamo lavorando duramente per far restare Agsm competitiva nel mercato e, per questo, sono inqualificabili le posizioni politiche di chi, per mera propaganda, mina la serenità di famiglie e lavoratori su un tema sensibile come l’occupazione».
«Questo protocollo d’intesa – ha detto Castellani – delinea il campo da gioco, cioè le regole e i limite entro cui condurre la partita. Rappresenta il primo passo importante per il futuro di Agsm».
«La firma di oggi rappresenta un passaggio di carattere politico – ha detto Facci – che diventerà un accordo da sottoscrivere a livello sindacale non appena sarà fatto proprio dal Cda di Agsm. Mantenere il controllo pubblico significa tenere in mano le leve dell’azienda. Anche in caso di aggregazione, questa è la direzione giusta».
«Questa intesa – ha detto Perina – fissa quanto ci siamo detti a voce e pone l’obiettivo del miglioramento delle performance, dei servizi e della valorizzazione del lavoro in azienda. Ma, soprattutto, è fatta per tutelare quel prezioso tesoro che è Agsm per la città».
Le critiche
«Sboarina dice balle, racconta favolette quando rassicura i dipendenti di Agsm dicendo loro che non verranno toccati i posti di lavoro» continua la dura opposizione dell’ex sindaco Flavio Tosi all’eventuale fusione con la lombarda A2a.
«L’assorbimento di Agsm in A2a mette a rischio 300 posti di lavoro. A2a quando ha assorbito altre multiutility ha sempre licenziato» ha detto ieri Tosi durante una conferenza stampa a palazzo Barbieri insieme a Patrizia Bisinella. «Ecco le carte: nel 2013 quando è nata A2A dalla fusione di Milano e Brescia sono andati in cassa integrazione e mobilità circa 700 lavoratori, nonostante le due aziende facessero utili; mentre con l’assorbimento di Lgh nel luglio dell’anno scorso vengono annunciati 112 licenziamenti collettivi indipendentemente dal raggiungimento dei requisiti pensionistici. Il motivo? “Efficientamento complessivo per sovrapponibilità delle strutture di staff” scrive A2A. È quanto sosteniamo da tempo: se Agsm si consegna a Milano molti suoi uffici verranno ridimensionati perché saranno doppi, in più».