Mistero sul suicidio dell’alpina veronese

Come si apprende dal Gazzettino, aleggiano troppe ombre sulla morte della trentenne originaria di Verona, trovata senza vita domenica scorsa nella caserma Salsa di Belluno. L'Osservatorio Militare ha chiesto di fermare la cremazione per disporre un'autopsia sul corpo della giovane. 

Parla di una storia con «troppi lati oscuri» Domenico Leggiero dell’Osservatorio Militare. Come riporta il Gazzettino. «C’è da spiegare come mai la donna si trovasse in caserma dopo che a luglio era stata dichiarata temporaneamente non idonea al servizio». Per Leggiero è necessario «bloccare la cremazione del corpo ed indagare a fondo».

Nei giorni scorsi sulla stampa locale si è parlato di un biglietto scritto dalla trentenne  e indirizzato alla madre ma «l’unica certezza è che lei non poteva essere dov’era perchè la Commissione medico-ospedaliera di Padova l’aveva dichiarata due mesi fa temporaneamente non idonea per depressione e aveva proposto che venisse sottoposta ad un Trattamento sanitario obbligatorio (Tso)» continua l’esponente dell’Osservatorio che snocciola anche il numero dei suicidi tra le forze armate: 45 dall’inizio dell’anno.

La ragazza veronese prima di Belluno era stata per quattro anni impegnata come fuciliere a Orcenigo, in Friuli. Qualche giorno fa alcuni militari della stessa caserma erano stati condannati per atti di nonnismo.