Il 3 novembre 2019, presso lo stadio comunale “Bentegodi” di Verona, si è disputato l’incontro di calcio Hellas Verona – Brescia, nell’ambito del Campionato Nazionale di Serie “A” 2019/2020. L’evento sportivo era stato attenzionato sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica a causa dell‘acerrima rivalità tra le due tifoserie che spesso è sfociata in gravi episodi di violenza con conseguente grave pregiudizio per l’ordine e la sicurezza pubblica.
A causa di questi precedenti e tenuto conto dell’elevato livello di rischio dell’incontro in argomento, il 23 ottobre 2019, l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive aveva adottato la determinazione nr. 43/2019, suggerendo l’adozione delle misure organizzative per “vendita dei tagliandi per i residenti nella provincia di Brescia, esclusivamente per il settore ospiti, e solo in possesso di tessera del tifoso del Brescia F.C.”, “implementazione del servizio di stewarding”, “rafforzamento dei servizi, anche nelle attività di prefiltraggio e filtraggio”.
Prima dell’inizio della partita, alle 14.15 circa, le telecamere di sicurezza dello stadio e quelle in dotazione al personale del locale Gabinetto Provinciale Polizia Scientifica hanno registrato l’intera dinamica dell’azione messa in atto da un gruppo di tifosi locali, un centinaio circa, che, dopo aver stazionato davanti al bar “Bentegodi”, noto ritrovo degli ultras scaligeri aderenti al gruppo “Curva Sud”, improvvisamente ed in maniera compatta, si spostava in direzione via Sogare percorrendo piazzale Olimpia e, dopo aver raggiunto la rotonda che interseca anche via L. da Vinci e via L. Pirandello, iniziava a correre verso l’ingresso posteriore del parcheggio riservato agli ospiti, proprio nel momento in cui i pullman con a bordo la tifoseria bresciana stavano percorrendo l’ultimo tratto di tangenziale.
Il gruppo degli ultras scaligeri si è avvicinato in maniera minacciosa al cancello posteriore del parcheggio dedicato alla tifoseria bresciana proprio mentre i mezzi di trasporto stavano entrando nel predetto parcheggio. Al fine di impedire che le due tifoserie entrassero in contatto tra loro, il Dirigente del servizio di ordine pubblico ha dovuto spostare alcuni contingenti dei reparti di Polizia, lasciando così sguarnite altre zone sensibili attorno allo stadio. Gli ultras scaligeri, noncuranti della presenza delle Forze di Polizia, non esitavano ad avanzare, intonando cori provocatori e minacciosi all’indirizzo della tifoseria avversaria.
Solo l’intervento dei reparti di Polizia è riuscito a tenere a debita distanza gli ultras veronesi, evitando cosi il contatto con la opposta fazione.
Dei dieci provvedimenti daspo emanati, tre hanno una durata quinquennale con la prescrizione dell’obbligo di firma per anni uno (i tre tifosi avevano già a loro carico un altro provvedimento analogo), mentre i restanti sette daspo prevedono il mero divieto di assistere alle manifestazioni sportive per anni uno.