Ultimo giro di consultazioni al Quirinale. «Abbiamo riferito al presidente di aver accettato la proposta del M5s di indicare in quanto partito di maggioranza relativa il nome del presidente del Consiglio dei ministri. Questo nome ci è stato indicato dal M5s nei giorni scorsi», ha detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti al termine dell’incontro con il presidente Mattarella.
«Abbiamo altresì confermato risolutamente l’esigenza ora di costruire un governo di svolta e discontinuità», ha aggiunto.
«Sia chiaro che non c’è alcuna staffetta da proseguire e non c’è alcun testimone da raccoglie ma semmai una nuova sfida da cominciare». Il nuovo governo porterà, ha concluso il segretario, «l’inizio di una nuova stagione, civile, sociale e politica».
«Noi abbiamo accettato il peso della responsabilità nei confronti del Paese. Potevamo scegliere diversamente? Forse. A partire dalla figura del premier. Ma abbiamo deciso di aprire alla scelta di Conte perché così ha deciso il M5S». Lo avrebbe detto il segretario Pd Nicola Zingaretti in mattinata in direzione, a quanto viene riferito da diversi presenti.
Carlo Calenda intanto ha lasciato il Pd. Non rinnoverà la sua tessera. È quanto ha precisato il suo entourage dopo la diffusione della lettera di dimissioni dalla direzione nazionale. «Il Pd ha preso la sua decisione. Ho ritenuto di fare chiarezza prima dell’incontro fra Zingaretti e il Presidente della Repubblica, rassegnando le mie dimissioni», scrive in un tweet Calenda. (Ansa)