TAV: scontro Rotta – Businarolo

Botta e risposta oggi tra le due parlamentari veronesi, la prima del PD, la seconda del Movimento Cinque Stelle, sulla relazione costi-benefici riguardante l'opera ad alta velocità. "Perdita di tempo" per la deputata Dem, "polemica senza fondamento" la replica della pentastellata.

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Schermaglie accese, anche se indirette, tra le due parlamentari scaligere Alessia Rotta e Francesca Businarolo. Il tavolo dello scontro politico è quello delle infrastrutture, in particolare la TAV e sull’analisi costi-benefici voluta dal ministro Danilo Toninelli.

La deputata dem denuncia l’opacità circa l’accesso agli atti che si perpetua quotidianamente da parte del governo nei confronti del Parlamento e dei rappresentanti dei cittadini, tirando in ballo proprio il nome della collega pentastellata che replica con un  comunicato etichettando l’uscita della Rotta come «polemica fine a sé stessa, senza alcun fondamento».

«Nel tempo degli investimenti fermi al palo dello zero virgola è stato ancora più grave bloccare per un anno le decisioni che avrebbero portato nell’immediato sviluppo e impresa. – ha scritto Alessia Rotta – L’analisi costi benefici, che come avevamo denunciato aveva solo la funzione di dilazionare qualunque decisione del ministro Toninelli, si è trasformata solo in una perdita di tempo. Ora si vada avanti».

«Dal governo è stato messo in atto un ultimo tentativo di nascondere al Parlamento l’esito dell’analisi costi benefici, datata marzo 2019, per oltrepassare le elezioni europee – sottolinea la deputata Dem – cercando di celare le contraddizioni interne. Un’ennesima dimostrazione del mancato rispetto delle istituzioni e della mancata trasparenza nei confronti dei cittadini italiani. – prosegue la  vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico – Il documento conferma come fondate le nostre denunce proseguite per un anno intero. Troppo costoso fermare l’opera ha dichiarato il ministro, che però nell’analisi da lui commissionata non ha trovato riscontro nel suo mantra ricorrente sui costi eccessivi dell’opera. In alcun modo, infatti, si fa cenno ad uno spreco delle risorse a danno dei contribuenti italiani. L’opera di revisione voluta dal ministro Delrio, infatti, aveva già consentito una riduzione dei costi con un risparmio pari a 533 milioni. L’unico spreco l’ha invece perpetrato il ministro Toninelli per strumentalità politica».

«Ciliegina sulla torta, due giorni prima della pubblicazione ufficiale dell’analisi costi benefici sul sito del ministero dei trasporti e delle infrastrutture la parlamentare cinquestelle Businarolo ha anticipato, evidentemente con ottime doti divinatorie, una dei rilievi dell’analisi, ovvero il miglioramento della sostenibilità ed efficienza e la risposta alle prescrizioni, peraltro già avvenuta. Questo – conclude Rotta -, una volta di più, dimostra la scorrettezza e l’opacità circa l’accesso agli atti che si perpetua quotidianamente da parte del governo nei confronti del Parlamento e dei rappresentanti dei cittadini».

Ed è proprio in riferimento a questa ultima dichiarazione che l’Onorevole Businarolo replica: «Mi vedo costretta a puntualizzare quanto segue. Nei giorni scorsi ho inviato un comunicato stampa, come è mia abitudine, relativo alla risposta a un’interrogazione da me posta al ministro. Interrogazione di cui è possibile seguire l’intero iter e che risulta essere datata il 26 ottobre 2018, e a cui è stata data risposta in data 26 giugno. Pertanto le due vicende, la risposta all’interrogazione (il cui contenuto è pubblico e a cui mi sono strettamente tenuta nel mio commento) e la pubblicazione dell’analisi costi – benefici non sono sovrapponibili».

«Spiace constatare come ancora una volta, da parte di esponenti Pd, si sia colta l’occasione per della polemica fine a sé stessa, senza alcun fondamento».