Lo prevede il Fmi definendo il ‘Great Lockdown’, la grande chiusura, la recessione peggiore dalla Grande Depressione degli anni 1930 e decisamente peggio della crisi del 2008 (pil -0,1%). Assumendo che la pandemia svanisca nella seconda metà dell’anno, il Fondo prevede per il 2021 un pil in crescita del 5,8%. Ma avverte: “i rischi sulle prospettive sono al ribasso”.
Per quanto riguarda l’economia italiana, l’Fmi stima che si contrarrà quest’anno del 9,1% a causa del coronavirus dopo essere cresciuta dello 0,3% nel 2019. Secondo il Fondo nel 2021 ci sarà una ripresa, con il pil in aumento del 4,8%. Rispetto a gennaio 2020, le previsioni per l’Italia nel 2020 sono state riviste al ribasso del 9,6%, mentre quelle per il 2021 sono state alzate del 4,1%.
(ANSA)