‘Ndrangheta a Verona, Fondazione Arena si dissocia
È circolata nei giorni scorsi la notizia dell’ultima operazione della Guardia di Finanza di Verona che ha portato a quattro arresti, sedici indagati e sequestri di beni e denaro per nove milioni di euro.
L’operazione era incentrata su un ricco giro di false fatturazioni per mano di un’organizzazione criminale di stampo ‘ndranghetistico che è arrivata a toccare anche la Fondazione Arena. La fondazione in realtà non è coinvolta direttamente nelle indagini, in quanto nessuno degli indagati ne fa parte. Tuttavia, attraverso gli appalti di alcuni lavori in Arena, il malaffare sarebbe riuscito ad intascarsi dei fondi neri.
A questo proposito è dunque arrivata tempestiva la risposta di Fondazione Arena, che ha rilasciato una nota alla stampa.
«Fondazione Arena di Verona evidenzia che in data 18 ottobre si è presentato presso la propria sede legale un nucleo territoriale della Guardia di Finanza per attività ispettiva riguardante “l’esecuzione di un controllo ai fini dell’IVA delle imposte sui redditi e degli altri tributi per il periodo di imposta 2017, limitatamente ai rapporti economico-commerciali intercorsi con la citata società Eurocompany Group Srl”».
«Eurocompany Group Srl ha partecipato, unitamente ad altri operatori economici, a gare ad evidenza pubblica bandite da Fondazione Arena negli anni dal 2005 al 2019. Fondazione Arena di Verona non è indagata e non è a conoscenza del fatto che suoi attuali dipendenti siano sotto indagine. Fondazione Arena si dichiara parte offesa rispetto a reati eventualmente commessi e si riserva di agire in tutte le sedi opportune al fine di tutelare il proprio operato e la propria immagine».
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