«Almeno in questi ultimi giorni di campagna mi piacerebbe potermi confrontare con lui: non che io e gli elettori abbiamo bisogno di sapere chi sia – sia ben inteso – Lorenzo Fontana è quello che organizzò e tenne a battesimo quel congresso della famiglia che nel 2019 ci fece vergognare di fronte al mondo, ma anche quello che sostiene che migranti e gay sono la minaccia della civiltà occidentale. Sono quelli che guardano al regime fascistoide di Orban che è l’opposto di quanto crediamo debbano essere l’Europa e l’Italia».
E’ una Anna Lisa Nalin piuttosto seccata quella che interviene oggi per mezzo di una nota stampa per denunciare la totale assenza, o quasi, dello sfidante principale all’uninominale alla Camera Lorenzo Fontana dal dibattito e dagli incontri cittadini in vista del voto del 25 settembre.
«Il fatto è che gli elettori hanno diritto a dare o non dare il proprio voto a candidati che ci mettono la faccia. – prosegue Nalin – La mia la sto mettendo da mesi, Fontana?»
La capolista di +Europa si fregia di essere candidata con «la coalizione di forze progressiste, riformiste e liberali», e un vero confronto tra visioni opposte, non solo politiche, ma sociali, economiche, culturali, uno spartiacque sull’idea della democrazia dell’Europa sarebbe necessario.
«Il candidato dell’altra parte, cioè delle forze di destra, conservatrici e illiberali è Lorenzo Fontana. O meglio, dovrebbe esserlo, visto che dall’inizio della campagna elettorale non si è fatto vivo nella nostra città una sola volta. Sto sfidando un fantasma o un politico che cerca il consenso dei suoi concittadini?» conclude Anna Lisa Nalin.
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