Fabris (CNA Vicenza): «Famiglia? E’ dove ci sono persone realizzate»

Cinzia Fabris

Sta per iniziare la seconda giornata del Congresso mondiale di Verona. Un sabato che si prevede sia ad alta tensione con diversi cortei e manifestazioni pro o contro l’evento che sta catalizzando discutere, in questi giorni, l’attenzione dell’Italia intera. Sulla vicenda ha voluto esprimere il suo parere anche Cinzia Fabris, presidente di CNA Vicenza che si fa portavoce di un disappunto diffuso tra artigiani e imprenditori soci dell’associazione, per un evento «che sembra lanciare messaggi contrastanti, in particolare quanto al ruolo della donna nella società».

«Ovunque vivano uomini e donne che si sentono realizzati per quello che sono: questo è l’unico significato che possiamo accettare della parola “famiglia” – spiega la Fabris – La libertà di esprimere le proprie idee è sacrosanta, nessuno dice il contrario. Ma se queste idee puntano a diffondere modelli che mettono in discussione anni di battaglie per arrivare a smarcare le donne dal ruolo “obbligato” di mogli e madri, allora è doveroso prendere le distanze da quanto si sta tenendo a Verona».

«È vero, c’è una sola famiglia. Ma è quella costituita da persone che prima di tutto si sentono bene con sé stesse. Persone che fanno il proprio lavoro con passione, che vivono con altre persone che amano a prescindere dalle inclinazioni sessuali. Persone che hanno capito che non si può vivere con chi non si ama più. Se il Congresso di Verona rinnega anche solo uno di questi valori, costati sacrifici e al prezzo di tante vite consumate tra vergogne e bugie immotivate, non possiamo accettarlo. Così come crediamo non si possa accettare il sostegno alla manifestazione da parte di alcuna forza politica: le conquiste civili sono di tutti e per fortuna non hanno partito».