Maxi sequestro nei confronti di un dipendente dell’Asp di Reggio Calabria, ritenuto vicino alla ‘ndrangheta. Confiscati oltre 5 milioni di euro, 57 unità immobiliari e 14 ettari di terreno.
Beni per 5,5 milioni di euro sono stati confiscati ad un infermiere dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, in servizio nell’ospedale di Melito Porto Salvo. Annunziato Iamonte, di 61 anni, di Melito, già sorvegliato speciale, in passato era ritenuto vicino all’omonima cosca di ‘ndrangheta.
L’Asp è stata sciolta nelle scorse settimane per infiltrazioni mafiose anche per la presenza tra i dipendenti di soggetti ritenuti vicini alla mafia. Il provvedimento, emesso dal Tribunale-Sezione misure di prevenzione su proposta congiunta del Procuratore di Reggio e del Direttore della DIA, scaturisce dalle indagini svolte dalla Dia coordinate dal procuratore distrettuale Giovanni Bombardieri, sul patrimonio di Iamonte, dalle quali è emersa un’evidente sproporzione tra i redditi dichiarati rispetto agli investimenti effettuati. Confiscate, tra l’altro 57 unità immobiliari (fabbricati, appartamenti, cantine e locali ad uso commerciale) e circa 14 ettari di terreno coltivato. (Ansa)