Maltempo, non solo danni: con la pioggia l’Adige torna alla normalità

La pioggia pressoché incessante degli ultimi due giorni ha ridato vita al fiume Adige, che è ora tornato a livelli regolari. Ricadute positive per l’agricoltura.

Adige Verona
L'Adige questa mattina, 11 maggio 2023
New call-to-action

La pioggia pressoché incessante degli ultimi due giorni ha ridato vita al fiume Adige, che questa mattina è tornato a livelli regolari.

Un vero e proprio toccasana, dopo le parole preoccupanti che qualche mese fa aveva affermato il presidente dell’Ordine dei Geologi del Veneto, Giorgio Giacchetti. «Stiamo assistendo al calo del livello dei fiumi. Guardando infatti gli alvei dell’Adige, del Brenta del Piave e del Po, si percepisce che ampie zone normalmente sommerse ora sono a giorno. Anche il manto nevoso in montagna, che costituisce una sorta di volano idrico a lento rilascio, è diminuito, tanto che si osserva una parte la diminuzione del suo spessore, e dall’altra il suo spostamento a quote sempre più elevate», questo l’allarme lanciato.

Non solo gravissimi danni: le precipitazioni del mese di maggio finalmente aiutano a combattere la pesante siccità. Il livello del fiume Po è salito di 1,5 metri rispetto allo scorso mese ed è tornato su livelli medi del periodo a -2,2 metri al Ponte della Becca, mentre la percentuale di riempimento del lago Maggiore è salita addirittura al 95%, quella del lago Como al 73% e solo quella del Garda al 51% rimane sotto la media del periodo. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti nel sottolineare che l’ondata di maltempo arriva dopo che, nel primo quadrimestre 2023 secondo le elaborazioni su dati Isac-Cnr, era caduta al nord il 40% di acqua in meno rispetto alla media storica.

LEGGI ANCHE: Zaia sui migranti: «Scandaloso che certi chiudano le frontiere»

Le ricadute sull’agricoltura

«Naturalmente non si può ritenere scongiurato del tutto il pericolo siccità – sottolinea Alex Vantini, Presidente di Coldiretti Verona –, ma possiamo affermare che è finalmente giunto il ristoro tanto atteso. Se, come si prospetta, la pioggia scenderà con continuità e costanza anche nei prossimi giorni, possiamo ritenere salva la stagione irrigua almeno fino a inizio giugno e le colture che ora si trovano in campo potranno essere portate a una maturazione ottimale».

La prospettiva è meno ottimistica per i ciliegeti non protetti dagli impianti anti-pioggia: il fenomeno del cracking (la spaccatura della buccia dovuta all’eccesso di acqua) infatti potrebbe manifestarsi già nelle prossime ore sui frutti precoci ormai pronti per l’apertura dei mercati prevista per la prossima settimana.

«A fronte di questa situazione climatica – continua Vantini – è strategico attuare progetti di lungo respiro che vadano oltre l’emergenza, come il piano elaborato dalla Coldiretti con Anbi che punta ad aumentare la raccolta di acqua piovana, oggi ferma all’11%, attraverso la realizzazione di invasi che garantiscano acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita idroelettrica, aiutando anche la regimazione delle piogge in eccesso nei momenti di maggiori precipitazioni come quello attuale».

«Grazie alle piogge di questi giorni infatti – conclude – la falda si sta alzando ma la crisi idrica non è per nulla scongiurata. Come ben sappiamo l’approvvigionamento irriguo della nostra pianura dipende in gran parte dalla portata dell’Adige e, al di là del sollievo momentaneo, è fondamentale che anche i bacini trentini in questi giorni vengano rimpinguati».

LEGGI ANCHE: I camionisti non rispettano i divieti: traffico bloccato a Verona

Allerta meteo per domani

Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile della Regione del Veneto ha emesso oggi un avviso in cui dichiara che, dopo l’esaurimento della perturbazione che ha interessato il territorio veneto tra mercoledì e giovedì, nella giornata di domani, venerdì 12 maggio, saranno ancora presenti condizioni di instabilità. Sono attese delle precipitazioni, anche a carattere di rovescio e temporale specie nella seconda parte della giornata, ma con fenomeni più irregolari e discontinui.

Si prevede criticità idrogeologica, stabilendo per domani (dalle ore 00.00 alle 14.00), lo stato di Attenzione (Allerta Gialla per fenomeni localizzati) per i bacini: Piave Pedemontano (BL-TV), Alto Brenta-Bacchiglione- Alpone (VI-BL-TV-VR), Adige-Garda e Monti Lessini (VR), Po, Fissero-Tartaro-CanalBianco e Basso Adige (RO-VR), Basso Brenta-Bacchiglione (PD-VI-VR-VE-TV), Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna (VE-TV-PD), Livenza, Lemene e Tagliamento (VE-TV).

LEGGI ANCHE: Aeroporto Catullo, approvato l’aumento di capitale da 30 milioni di euro

I piani straordinari

Nel frattempo, nei giorni scorsi il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia aveva annunciato il finanziamento, da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per intervento urgente pari a 22 milioni di euro, per i lavori di adeguamento dello sbarramento antisale alla foce dell’Adige con bacinizzazione dal fiume per il contenimento dell’acqua dolce a monte dello stesso.

Il veronese Nicola Dell’Acqua, già direttore di Arpav, oggi a capo di Veneto Agricoltura, è stato inoltre scelto dal Governo commissario straordinario nazionale per la scarsità idrica. Resterà in carica fino al 31 dicembre 2023, così come previsto dal decreto legge Siccità.

Nicola Dell'Acqua - Verona Network
Nicola Dell’Acqua

Ricevi il Daily! È gratis

👉 VUOI RICEVERE OGNI SERA IL QUOTIDIANO MULTIMEDIALE VERONA DAILY?
👉 È GRATUITO!

CLICCA QUI

👉 SEGUI LE ISTRUZIONI
PER RICEVERLO VIA EMAIL O WHATSAPP
(se scegli WhatsApp ricorda di salvare il numero in rubrica)

OPPURE
👉 CLICCA QUI PER ISCRIVERTI AL CANALE TELEGRAM