Collettore del Garda, Brescia rimette in discussione il progetto

Il Comitato Istituzionale del Consiglio di Bacino Veronese esprime preoccupazione per l'ennesima battuta d'arresto del progetto. «Nei prossimi giorni organizzeremo un incontro per discutere della vicenda e condividere posizioni e azioni comuni» affermano.

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Il Comitato Istituzionale del Consiglio di Bacino Veronese, composto da Bruno Fanton, Marco Padovani, Alessandra Ravelli, Luca Sebastiano e Denise Zoppi, riunitosi oggi in videoconferenza, esprime preoccupazione per l’ennesima battuta d’arresto nel progetto di salvaguardia e tutela delle acque del lago di Garda.

A Brescia, infatti, il Consiglio Provinciale ha rimesso in discussione il progetto del doppio depuratore a Gavardo e Montichiari a servizio della sponda bresciana. La mozione approvata stabilisce un principio: i nuovi depuratori vanno localizzati nei territori afferenti agli impianti stessi. Ora la parte bresciana ha tempo sei mesi per studiare un’alternativa al doppio impianto a Gavardo e Montichiari.

«È l’ennesima battuta d’arresto che rischia di mettere in pericolo la salute del lago di Garda. Nei prossimi giorni – dichiarano il presidente dell’Ato Veronese Bruno Fanton e il consigliere Luca Sebastiano, a termine della seduta del Comitato Istituzionale – organizzeremo un incontro con i sindaci e i parlamentari veronesi per discutere della vicenda e condividere posizioni e azioni comuni».

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