Presentato oggi presso la sede del Circolo del Cinema in Piazza Santo Spirito a Verona il progetto per il circolo ricreativo, ristorante e foresteria nel complesso dell’ospedale di guarigione di Santo Spirito di Verona.
Si tratta della proposta di una nuova sede funzionale e prestigiosa per il Circolo unificato dell’esercito rispetto all’attuale collocazione a Castelvecchio.
L’idea era stata proposta dal generale di corpo d’armata Giuseppenicola Tota e sviluppata poi da Maurizio Cossato, presidente onorario di Contec Ingegneria e consigliere degli Amici dei civici Musei di Verona, associazione che ha donato il progetto all’Esercito.
Gli spazi individuati per la nuova sede si sviluppano attorno a un chiostro situato al perimetro dell’Ospedale militare, al crocevia tra le odierne via Scalzi e via Marconi. L’esigenza per il comitato per il Grande Castelvecchio è di fare più spazio per il museo.
Il progetto propone di utilizzare buona parte degli spazi affacciati sul chiostro di San Giacomo della Valverde per ricavarne un circolo ricreativo con bar e ristorante al piano terra e foresteria ad uso degli ufficiali dell’esercito al piano primo: una possibilità, quest’ultima, preclusa negli spazi del Circolo a Castelvecchio.
Le superfici previste sono analoghe a quelle dell’attuale sede, circa 2000 metri quadri più 1750 di aree esterne. La sua realizzazione dipende dal Ministero della Difesa che dovrebbe finanziare l’opera, visto che è proprietario dell’area.
L’appoggio di Traguardi
«Traguardi ha appoggiato il progetto del Gran Castelvecchio fin dagli albori, nella convinzione che schierarsi a favore di un grande museo moderno e di levatura internazionale sia, innanzitutto, schierarsi a favore del bene di Verona, senza per questo voler in alcun modo entrare in conflitto con la tradizione militare della città. – spiegano Pietro Trincanato, presidente di Traguardi, e Tommaso Ferrari, consigliere comunale – La presentazione di oggi del progetto, donato dagli Amici dei Musei Civici all’Esercito, per un nuovo circolo ufficiali all’ex ospedale militare ci conferma nella nostra posizione. Osservando l’esito di un dialogo positivo e sereno fra le associazioni della società civile e i vertici delle Forze Armate, infatti, è impossibile non comprendere come questo progetto consentirebbe a Verona di attuare in parallelo due recuperi: quello del complesso di Castelvecchio, che doterebbe finalmente il museo di spazi e servizi adeguati ad accogliere tutti i visitatori in maniera accessibile, e quello dell’ex Ospedale Militare, che potrebbe diventare una vera e propria “cittadella” con uffici e, appunto, gli spazi per un nuovo circolo dotato di foresteria in una sede antica e prestigiosa. Le premesse per trasformare la città ci sono tutte, ora è tempo che l’Amministrazione rompa gli indugi abbandonando posizioni ideologiche e si attivi con Roma per portare avanti questo grande progetto».

Il no della Buona Destra
Contrari all’ipotesi di spostamento del Circolo i rappresentanti della Buona Destra Verona: «Anche in questi ultimissimi giorni è continuata l’opera di mistificazione a danni del Circolo Unificato dell’Esercito in Castelvecchio ad opera del movimento civico Traguardi e delle realtà satellite pseudo-culturali ad esso collegate. – commenta Massimiliano Urbano – Ormai una settimana si ed una no, gli ossessionati di Traguardi, organizzano fantomatiche conferenze stampa, si auto inviano lettere ai giornali, scrivono sui social post a sostegno delle loro fantasiose tesi etc. È un vero e proprio artificioso bombardamento basato sul nulla, figlio di un’ambizione irrealistica, di parte e quanto mai irriconoscente della storia dei luoghi».

«Da ogni dove, ed a qualsiasi livello, è stato loro ripetutamente spiegato che non vi sono assolutamente le premesse per neanche iniziare a prendere in considerazione l’ipotesi di un eventuale trasloco. Ciò nonostante imperterriti insistono, siamo quasi alla patologia. Sicuramente già ci sono chiari estremi per ritenere tutto questo accanimento, un vero e proprio sgarbo istituzionale sia nei confronti dell’attuale Amministrazione che si è ripetutamente espressa in modo contrario ma, anche nei confronti dei militari, poiché più volte si è addirittura millantato di una sorta di accordo con il Gen.Tota, in più occasioni irrispettosamente tirato in ballo nella diatriba strumentalizzando un suo gesto di cortesia. – conclude Urbano – La Buona Destra ed il Comitato a difesa e tutela del mantenimento del Circolo Unificato dell’Esercito in Castelvecchio denunciano queste ossessive azioni a danno dei militari e dei loro secolari simboli. Con che coraggio si è imputato ad altri l’utilizzo a fini elettoralistici della vicenda? Le primarie problematiche di Verona sono ben altre ma forse i giovanotti di Traguardi, che evidentemente peccano di argomenti, preferiscono eccellere in monotonia».
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