Sceglie parole che commuovono Patrick Garonzi, giovane di Roverè Veronese che in questi giorni ha visto decimato il bestiame del fratello. In un video, poi postato sui social, ha documentato l’agonia di una mucca, squarciata in più punti (sembra – ma non è ancora confermato – dai lupi), con le ossa visibili e scarnificate.
«È sempre facile giudicare situazioni da centinaia di km di distanza: è sempre facile decidere per gli altri senza dover subire conseguenza alcuna. Noi qui ci viviamo e vedere ogni giorno i nostri animali morire in questo modo ci sta distruggendo. Ci sta spegnendo dentro. Guardate anche voi, prendete sulle vostre spalle un po’ del nostro peso perché da soli non riusciamo più a portarlo» scrive Garonzi sui social, come didascalia di un altro video dove è ritratta la sofferenza di una manza ferita.
Quattro capi predati in venti giorni. Questo il bilancio che si ritrova a contare il fratello di Patrick e non è l’unico. Solo oggi sono avvenute altre due predazioni (2 animali a Bosco Chiesanuova e 2 a Velo Veronese). Il 2 giugno due vitelli sono finiti vittima dei lupi, lunedì e ieri altri due attacchi. Un inizio di mese tragico che fa eco ai tanti eventi predatori di maggio (36 vittime in totale). Complice il meteo e le nevicate in alta quota, gli animali, la selvaggina (e quindi anche i lupi) sono scesi a valle.