La fatturazione elettronica che agita un po’ tutti

Anno nuovo, pratiche burocratiche nuove. Entrata in vigore due giorni fa (ovvero, il primo dell’anno), il sistema informatico per gestire le fatture rivoluzionerà la prassi operativa di tutte le aziende e di molte persone. Ma sono tanti quelli che si confrontano, non senza timori, con la complessità del cambiamento.

Nasce per rendere più agile l’amministrazione e il dialogo tra clienti e fornitori ma questo non vuol dire che il passaggio alla dimensione elettronica sarà “indolore”, o comunque, di ricezione immediata. Confrontarsi con il proprio commercialista è ovviamente il primo necessario passo. Ma andiamo con ordine: la nuova forma di fatturazione livellerà il mondo variegato delle fatture, dando uniformità “all’impaginazione” e al “formato elettronico” (tutti i file saranno .xml). 

Quando saranno emesse, le fatture arriveranno in automatico al destinatario, attraverso un sistema di interscambio (detto anche SDI). Visto che si tratta di una piattaforma dell’Agenzia delle entrate, le fatture saranno archiviate nello stesso perimetro online. Questo, di fatto, snellirà gli adempimenti di aziende e professionisti che non dovranno più avvalersi di terzi per l’inserimento manuale dei dati, essendo questi già in possesso dell’Agenzia delle entrate.

Al momento sono “salvi” e non devono cambiare gestione della fatturazione coloro che si trovano nel regime dei minimi/forfettario (che, dopo la norma approvata nell’attuale legge di stabilità, verrà estesa a quanti fatturano sotto i 65mila euro ogni anno). L’obbligo invece riguarda tutte le altre partite IVA.

Va detto che il sistema nasce per essere più semplice di quello finora in uso, (con la comodità anche di uno spazio di archiviazione online) quindi nei prossimi anni potrebbe diventare una prassi per tutti, senza eccezioni di sorta. Ma veniamo allo “svolgimento pratico”: per compilare la fattura elettronica si può usare gratuitamente il sito, l’app o un software dell’Agenzia delle entrate. L’accesso ai servizi è vincolato alla registrazione che si può ottenere con lo SPID (il sistema pubblico di identità digitale, oppure con una carta dei servizi oppure con le credenziali di accesso alla piattaforma Fisconline dell’Agenzia delle entrate). Il recupero delle credenziali è forse la parte più complicata dell’intera faccenda burocratica e non è male affidarsi, almeno per questo aspetto, alle mani di un esperto.

Una volta entrati, si apre il mondo dei sistemi di compilazione, archiviazione e gestione delle fatture dell’Agenzia delle entrate. Se si preferisce, sono già disponibili alcune piattaforme a pagamento per pochi euro al mese. Comunque, quando sarà compilata la fattura in tutte le sue parti come prevede il nuovo impianto, questa verrà inviata al Sistema di interscambio, il quale poi lo veicolerà al destinatario. Tutti gli attori del processo (cliente, fornitore e Agenzia delle entrate) avranno così traccia della fattura, che sarà verificabile in automatico senza bisogno di comunicare con il fisco. 

 

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