Foibe, sala del Tommasoli negata, i promotori:”L’incontro si farà”

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L’incontro di lunedì Io ricordo… tutto! che vede come ospite Alessandra Kersevan non si terrà nella Sala Tommasoli. A dare notizia della revoca questa mattina, uno dei promotori, Fiorenzo Fasoli di Rifondazione Comunista:«Il motivo sarebbe una presunta discrepanza tra il titolo dell’evento fornito per la prenotazione della sala e il volantino poi stampato. Non si può accettare che alcuni in questa città possano parlare e altri no».

Dopo le polemiche per il convegno di oggi, a Veronetta, organizzato dalla Rete degli studenti medi e dal gruppo partigiani, che aveva scatenato ieri reazioni forti da Palazzo Barbieri. Per il contenuto giudicato riduzionista, il sindaco aveva minacciato di valutare se togliere o meno gli spazi concessi dal Comune all’Anpi («Se l’incontro si dovesse tenere in questi termini, valuterò la congruità della permanenza in uno spazio comunale di una associazione come l’Anpi, che utilizzerebbe il sostegno pubblico per propagandare messaggi contrari alle legge e alla pacificazione nazionale»).

«Una vergogna incommentabile per una città medaglia d’oro per la Resistenza», bollano così l’ipotesi gli esponenti del Pci, di Rifondazione Comunista e di Potere al Popolo oggi durante  la presentazione di un altro incontro della discordia. Il focus, che si terrà comunque lunedì 18 febbraio a detta degli organizzatori, non parlerà solo di Foibe ma «della storia del confine orientale dal 1920 al 1954». La presenza di Alessandra Kersevan, figura spesso osteggiata dalla forze di destra e accusata dalle stesse di «negazionismo», è «una riparazione dopo l’assalto di alcuni “patrioti” all’aula dell’università del 2013 durante un suo convegno». «Sala Tommasoli revocata. Saggia e giusta decisione» commenta il segretario Provinciale di Forza Nuova Pietro Amedeo. Gli organizzatori dell’incontro rispondono: «Forza Nuova ha intimato, Sboarina ha eseguito».