Congresso della Famiglia, Tosi: “No a processi alle intenzioni”

Il sindaco di Verona Flavio Tosi durante la 32/a Assemblea Annuale ANCI presso Auditorium Lingotto, Torino, 30 ottobre 2015. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

“Molto si è detto e si sta dicendo sul Congresso, ma credo che la cosa più saggia al momento sia non fare processi alle intenzioni. Aspettiamo che si svolga per valutare quali contenuti emergeranno. Non chiudo e non apro a priori. E non credo negli opposti estremismi che si stanno scatenando sui mass media in questi giorni. Da un parte i tradizionalisti che vorrebbero negare i diritti civili acquisiti e dall’altra i laicisti (concetto ben diverso dalla sacrosanta laicità dello Stato) che vorrebbero negare la libertà di espressione di chi in tema di famiglia e valori etici la pensa diversamente da loro”. Così Flavio Tosi, ex sindaco di Verona, sul Congresso Mondiale della Famiglia.

Dopo la sostanziale presa di distanza da parte del Vaticano e della Curia veronese e gli attacchi dal fronte dem, ora anche l’ex primo cittadino di Verona Flavio Tosi commenta l’imminente e discusso convegno, sospendendo il giudizio sui valori espressi dal raduno che si svolgerà negli ultimi giorni di marzo.

“Tuttavia – precisa il leader di Fare! – un principio deve essere chiaro: indietro non si torna! La famiglia è chiaramente il fondamento della società, su questo non di discute, e bene se il Congresso di Verona vorrà evidenziare costruttivamente la necessità di politiche per la famiglia, la natalità e le coppie. Ma mi oppongo a qualsiasi discriminazione di genere e all’omofobia. Mi oppongo a qualsiasi teoria che voglia sminuire socialmente il ruolo della donna. Ecco, auspico che a Verona non si torni all’oscurantismo e al Medioevo. Mettere al centro la famiglia come nucleo sociale non esclude il rispetto e il riconoscimento sociale dell’individuo indipendentemente dall’orientamento sessuale. Mettere al centro la donna non significa riportarla o ridimensionarla nel tinello di casa come qualche “fenomeno” ha scritto su un volantino, ma deve voler dire legiferare affinché proprio la donna possa più facilmente essere sia madre che lavoratrice ed avere ruoli sempre più importanti nella società”.

“Valuterò e presterò attenzione a quello che succederà a Verona – prosegue Tosi – la città che ho amministrato per dieci anni e in cui da Sindaco ho aperto alle unioni civili. Verona è diventata una città aperta, inclusiva e liberale. Mi auguro che tra i relatori del Convegno qualcuno non pensi di approfittare dell’ospitalità della città in cui sono nato e vivo per propagandare idee discriminatorie. Viva la famiglia! Viva la libertà di tutti!”.