Bacanal del Gnoco: si pensa già all’edizione 490

Tempo di bilanci per il 489° Bacanal del Gnoco, ma anche di programmazione. I numeri di quest’anno e i progetti per il prossimo sono stati illustrati stamattina dall’assessore alle Manifestazioni Filippo Rando, insieme al presidente del Bacanal del Gnoco Valerio Corradi e al direttore artistico Antonio Giarola. Ovviamente presente a Palazzo Barbieri anche il Papà del Gnoco.

Forse mai come quest’anno il Carnevale veronese è stato sentito e seguito dai cittadini e dai turisti: addirittura ci sono le testimonianze di chi ha preferito Verona a Venezia per festeggiare  e partecipare a quello che è il corteo di carri più lungo d’Italia, in una città che vanta una tradizione di maschere secolare.

Stamane sono stati annunciati i dati più che positivi relativi al Bacanal 2019, e anticipati prossimi appuntamenti in programma, primo fra tutti la sfilata di carri notturna a maggio, che lo scorso anno è saltata. Inoltre, rimarrà costante la presenza del Papà del Gnoco, che ad oggi ha raggiunto un totale di 324 uscite pubbliche, anche per portare un sorriso ai più soli e piccoli, grazie alla visita a molte case di cura e scuole.

Il Carnevale resta una grandissima tradizione per Verona, e con quest’anno si è raggiunto l’obiettivo di riuscire a coprire tutta la città, con manifestazioni in ogni quartiere ed il successo del Villaggio di San Zeno. Ottimo riscontro si è ottenuto anche dal ballo in maschera conclusivo, tenutosi in Gran Guardia e che verrà replicato anche in futuro.

Ha dichiarato in merito Antonio Giarola, che il Magnifico Convivio alla sua prima edizione ha visto la partecipazione di Cangrande a cavallo, e vista anche l’importanza di Fieracavalli per Verona, si cercherà ogni anno di includere un ospite speciale che arrivi al ballo proprio in sella al suo destriero.

Tutte queste idee emergono dopo i risultati di un’edizione del Venerdì gnocolar più spedita rispetto alle stagioni passate, con un’ora in meno di corteo a fronte di una partecipazione stimata di 80 mila persone e 4 quintali di gnocchi consumati in piazza Bra. Per gli anni a venire si cercherà anche di invitare maggiori ospiti internazionali, in modo da arricchire l’integrazione di più tradizioni legate al Carnevale, e rendere sempre più quello di Verona un evento turistico; il tutto, moderando il disturbo sonoro ed il disordine causato da lanci di farina, coriandoli in eccessive quantità e spray.

L’ ipotesi per il 2020 è quella di tornare a dividere il corteo in due parti, con davanti tutte le maschere storiche e le bande, quindi dietro i carri, mentre le coreografie si svolgeranno direttamente in piazza San Zeno, in modo da evitare interruzioni tra un gruppo e l’altro.