8 marzo, Micaela Faggiani racconta “Il cantiere delle donne”

Oggi 8 marzo, festa internazionale della donna, abbiamo Micaela Faggiani, giornalista e fondatrice del «Cantiere delle donne», ci ha parlato di questa rete che sta crescendo a vista d'occhio coinvolgendo sempre più donne.

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Oggi 8 marzo, festa internazionale della donna, abbiamo avuto il piacere di confrontarci con Micaela Faggiani, giornalista e fondatrice del «Cantiere delle donne».

Il «Cantiere delle donne» è un esempio di rete vincente, un gruppo che nel giro di pochi mesi ha raggiunto migliaia di donne e continua a crescere. Le abbiamo chiesto come è nato questo gruppo e qual è il suo scopo:«Il gruppo è nato all‘inizio del 2020. Con il lockdown di marzo ci siamo ritrovate tutte davanti ad un computer. Ad oggi partecipano al gruppo 6000 donne da tutta Italia, in particolar modo nel Veneto. Abbiamo creato una rete virtuale tra donne, una vera e propria community in cui ogni giorno ci confrontiamo su varie tematiche come l’enpowerment femminile e sulla nostra “rivoluzione gentile“: con la gentilezza andiamo avanti tutti i giorni e cerchiamo di guadagnarci uno spazio importante sulla base delle nostre professionalità. Parliamo di vari argomenti: dalla politica, alla sanità, alle conquiste delle donne. Anche oggi avremmo una lunga maratona di piccoli/grandi eventi che faremo in diretta. Daremo voce a tantissimi professionisti del settore che ci parleranno di gender gap, di femminicidi e di difesa personale.»

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Sull’importanza di fare squadra, soprattutto in un momento così complicato, racconta:«Siamo partite dando voce alle donne che erano spaesate, arrabbiate ed impaurite per quanto riguarda il lavoro e la difficoltà di conciliare quest’ultimo con le esigenze della vita quotidiana. Abbiamo parlato di quella che è stata la battaglia delle scuole, perché i nostri figli a casa sono in difficoltà. Le donne, in questo spazio, si sentono tutelate e libere di esprimere i propri dubbi e perplessità. Noi vogliamo continuare a dare uno spazio aperto, libero e democratico in cui confrontarsi. All’interno del “Cantiere” ci sono tante donne famose che abbiamo intervistato e messo in luce. Inoltre» prosegue «vogliamo aiutare anche nella prevenzione sanitaria: abbiamo dei collegamenti con realtà sanitarie che mettono a disposizione la loro professionalità per parlare della prevenzione del tumore al seno e altre problematiche.»

Infine le abbiamo chiesto un commento sulla fatica nel raggiungere la parità di genere, soprattutto in Italia:«Ci sono delle donne ai vertici, con delle professionalità incredibili, che però faticano ad essere riconosciute per un’educazione patriarcale che purtroppo è ancora presente. Da un lato la colpa è anche di noi donne e delle nostre mamme che ci hanno inculcato una determinata cultura. Noi vogliamo lavorare sul fatto che una donna non deve essere giudicata da come è vestita ma per quello che fa.»