Incendi e temperature da record: al Sud scatta l’allarme

Giornata nera quella di ieri nel Meridione: dopo gli incendi che hanno divorato ettari di bosco in Calabria, Sicilia, Sardegna e Campania, la colonnina di mercurio ha registrato una temperatura record a Siracusa, con 48,8 gradi.

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La forte ondata di caldo che sta colpendo in questi giorni l’Europa e l’Italia ha fatto registrare un nuovo record in Sicilia, dove ieri pomeriggio, poco dopo le 13, sono stati registrati 48.8°C (dato rete Sias) nella provincia di Siracusa, dopo i 47°C di martedì a Lentini. È stato quindi superato il record del 1999, sempre italiano e sempre siciliano, di 48,5 gradi a Catenanuova, in provincia di Enna.

Siamo nel pieno di un’ondata di caldo da record che sta scrivendo una pagina di storia climatica per alcune zone d’Italia. La fiammata africana, portata da un poderosa avanzata di un promontorio anticiclonico subtropicale con isoterme di +30°C a 1500 metri di quota tra Sicilia e Sardegna, riporta il sito IlMeteo.

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Il problema incendi

Giornata nera anche sul fronte degli incendi: le fiamme hanno divorato ettari di bosco in Calabria, Sicilia, Sardegna, Campania. Si registrano anche tre vittime, due in Calabria e una in Sicilia, secondo quanto riporta l’Ansa. Tali fenomeni potrebbero avere una matrice dolosa, tuttavia potrebbero essere causati anche da una scarsa manutenzione e prevenzione delle distese boschive.

«Abbiamo mappato oltre 40 cause alla base degli incendi boschivi: dalle ripuliture dei fondi alle bruciature delle stoppe ai comportamenti dei piromani, che sono una percentuale residuale, al vandalismo. È capitato anche di giovani che hanno dato fuoco per vedere in azione la macchina dei soccorsi», spiega all’Ansa il colonnello Marco di Fonzo, comandante del Nucleo Informativo Antincendio Boschivo del Comando Carabinieri Tutela Forestale.

«Le ondate di calore con la siccità – spiega la Coldiretti – rappresentano l’evento climatico avverso più rilevante per l’agricoltura italiana con un danni stimati in un miliardo di euro all’anno soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti. L’afa e la prolungata mancanza di pioggia stanno seccando la terra, scottando la frutta e la verdura, impoverendo i vigneti, facendo cadere olive e agrumi dagli alberi e provocando stress negli animali allevati. In sofferenza per le alte temperature, dagli ortaggi alla frutta, dal mais alla soia, dal girasole al pomodoro da conserva fino al foraggio necessario per l’alimentazione del bestiame. Ma il balzo della colonnina di mercurio sta favorendo anche il diffondersi degli insetti dannosi per le coltivazioni come la cimice asiatica e il moscerino dagli occhi rossi, particolarmente temuti dai produttori ortofrutticoli per le perdite dei raccolti che possono provocare».

Per far fronte al fenomeno degli incendi è partita la macchina della solidarietà Coldiretti. Innumerevoli gli agricoltori che hanno subito messo a disposizione foraggio, animali, paletti e reti per le recinzioni, orzo e avena per gli allevamenti ovicaprini, e acqua con autobotti. La Coldiretti lombarda ha inoltre attivato un conto corrente dove gli in tanti hanno già iniziato a donare, ma la sottoscrizione è aperta a chiunque volesse dare il proprio contributo. Tutte le somme ricevute saranno devolute interamente alle aziende agricole in difficoltà a causa degli incendi. Le donazioni possono essere effettuate attraverso le seguenti coordinate bancarie: Iban: IT52N0623051272000047023652 – Intestato a Coldiretti Como Lecco – Causale versamento: Emergenza incendi Sicilia.

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Il weekend di Ferragosto

L’ondata di caldo di Lucifero però pare non volersi arrestare: oltre al tanto sole e all’estrema stabilità atmosferica, le temperature sono previste in ulteriore aumento proprio tra sabato 14 e domenica 15 agosto con picchi ad oltre 37/38°C in Pianura Padana in città come Milano, Bologna, Ferrara, Cesena e Padova durante le ore più calde, secondo le previsioni de IlMeteo. Sarà dunque un Ferragosto, rovente con il sole e il caldo che la faranno da padrona su tutta Italia. Rimane tuttavia instabilità sull’arco alpino centro orientale, specie nella seconda parte di domenica, dove non si esclude il rischio di intensi rovesci temporaleschi sulle montagne tra alto Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.

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