Lo scorso 9 febbraio 2023 si è svolto un incontro dei sindacati con la direzione aziendale della Casati Spa,parte del gruppo internazionale Meffert, nell’ambito della procedura di consultazione sindacale prevista dalla legge 223/91, dove l’azienda ha avanzato una proposta sia in termini di riduzione del numero degli esuberi, sia in termini di incentivazione all’esodo.
Al centro della vertenza i licenziamenti avviati dal colorificio Casati di Poiano, colpito da un tragico incendio il primo marzo 2022, in cui aveva anche perso la vita un operaio. L’azienda aveva annunciato che il reparto smalti a solvente non verrà riaperto e che per 14 lavoratori e lavoratrici (un quarto della forza lavoro che in totale ammonta a 58 persone) non c’è più posto nel suo organico, né nella sede di Poiano né in altre sedi, ragion per cui si apriva una procedura di licenziamento collettivo.
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«L’incontro è stato preceduto il giorno prima da una assemblea dei lavoratori che ha evidenziato un forte malessere anche tra i lavoratori non direttamente coinvolti tra gli esuberi portando alcuni di essi a dare le dimissioni anzitempo» afferma Gianni Morandini, Segretario generale Filctem Cgil Verona.
Oggi pomeriggio, insieme alla RSU il sindacato è stato ospite della Conferenza dei capogruppo del Consiglio comunale di Verona. Alla presenza anche dell’assessore al Lavoro Michele Bertucco è stata illustrata la situazione dei lavoratori coinvolti.
«Il percorso che stiamo affrontando – continua Morandini – è tutto in salita ma, come abbiamo già dichiarato in precedenza, useremo tutto il tempo che abbiamo a disposizione per tentare tutte le strade possibili al fine di limitare l’impatto sociale di una operazione che sta minando la fiducia di tutti i lavoratori, anche quelli non compresi tra gli esuberi».
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